La vigilia, per lui, è cominciata sabato pomeriggio, al fischio finale di Cremonese-Ascoli: Serse Cosmi, perugino di Ponte San Giovanni ed emblema dell’allenatore sanguigno per antonomasia, era felice per la vittoria in trasferta dei suoi ma già in ansia per la partita successiva, in casa contro il ‘suo’ Perugia.

Non è come le altre Resterà sempre il ‘suo’ Perugia, nonostante siano passati 14 anni dall’ultima volta che si è seduto su quella panchina: «Non voglio fare l’ipocrita dicendo che è una partita come le altre – aveva detto nell’immediato postpartita a Sky – sono straziato all’idea di dover giocare contro la squadra della mia città uno scontro decisivo per noi e per loro contro: non vedo l’ora che arrivi il 96esimo di quella partita». Ci si aspettava di vederlo al derby ma non è venuto. Meglio per lui: si è risparmiato una bella amarezza.
Settimana difficile Poi, nel corso della settimana, Cosmi ha rilasciato nuove dichiarazioni: «Non sarà mai normale giocare contro il Perugia – ha detto – pormi di fronte alla mia ex squadra sarà sempre difficile, non solo nella giornata in cui si giocherà la partita, ma tutta la settimana». E a chi gli chiede come finirà: «Rispondo da professionista: abbiamo la possibilità di salvarci e di toglierci dalle ultime tre posizioni della classifica che in questo anno abbiamo quasi sempre occupato».
Parla Varela Intanto, in attesa della conferenza di Breda (in programma alle 12.30 di venerdì) da Ascoli ha parlato anche Loris Varela: «Il Perugia troverà un Ascoli con il piglio giusto, stiamo lavorando molto, crediamo in questa salvezza diretta, ma pensiamo a una partita alla volta cercando di ottenere il massimo. Sappiamo che da qui alla fine dovremo vincere almeno tre partite, il clima che si respira nello spogliatoio è quello da finale di stagione, si scherza e si ride poco. Dovremo sfruttare le partite in casa davanti ai nostri tifosi che riempiono la curva ad ogni partita». Fra i marchigiani assente Jonas Portin. Terapie per Raphael Martinho, a parte Pinto e Bianchi.