Vestizione infermieri, sentenza a Terni: «Effetto per 9 mila»

Un atto del tribunale di Terni dà ragione alla Uil in merito al riconoscimento nel turno di lavoro: infermiera risarcita

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Un risarcimento legato ai tempi di vestizione durante il turno del lavoro. Ora c’è una novità dopo le recenti battaglie portate avanti dalla Uil Fpl: una sentenza del tribunale di Terni – è del giudice del lavoro Manuela Olivieri, pubblicata lo scorso giovedì – ha dato ragione ad un’infermiera del ‘Santa Maria’ di Terni in seguito ai pronunciamento – era legato ad Orvieto, a differenza di questo caso – della corte di cassazione: a renderlo noto è lo stesso sindacato che, giovedì terrà una specifica conferenza sulla tematica. Si parla di una cifra di poco inferiore ai 4 mila euro.

Vestizione infermieri: «Avevamo ragione»

Un estratto della sentenza

Le conseguenze

La Uil spiega che non c’è solo una conseguenza diretta sulla lavoratrice dell’azienda ospedaliera ternana, bensì – la stima – per «circa 9 mila professionisti della sanità umbra che lavorano in turnazione». Al centro dell’attenzione ci saranno gli aspetti legali della vicenda e l’impatto economico sul sistema sanitario umbro. A parlarne saranno il segretario generale Uil Fpl di Terni Gino Venturi, il segretario regionale Marco Cotone, il rappresentante Uil del ‘Santa Maria’ Mauro Candelori e l’avvocato Maurizio D’Ammando. La sentenza in questione è la numero 289 del 2021 e riguarda l’indennità del cambio divisa – il periodo del credito vantato va dal 2014 al 2019 – dopo il ricorso presentato il 15 dicembre 2020.

 

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