Ztl Terni: «Ok ‘taglio’ permessi, ma è salasso per tutti». «No, sono adeguamenti»

Confronto in I commissione sul nuovo regolamento. Mirino anche sulle auto elettriche. L’opposizione attacca sulle tariffe e le fasce, Iapadre: «Tutte azioni per revisione permessi e vivibilità»

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di S.F.

Scontro dialettico preventivabile e così è stato. Prime schermaglie a Terni sul nuovo regolamento Ztl che, salvo sorprese, entrerà in vigore a partire dai primi mesi del 2024: sponda maggioranza il tema è stato più incentrato sulla riduzione dei permessi, dall’altro lato il mirino è finito sull’aumento sia per i costi d’istruttoria e che delle tariffe. C’è il parere favorevole della I commissione, lunedì il round conclusivo in consiglio.

LA CRISI DEL COMMERCIO: MIRINO SULLA ZTL
SI APRE TOTALMENTE LA ZTL PER NATALE: LE FASCE ORARIE

Iapadre, Sassi e Giammari in commissione

L’obiettivo

Presenti l’assessore alla viabilità Marco Iapadre, la dirigente – nonché comandante della polizia Locale – Gioconda Sassi e il responsabile unico del procedimento per la modifica del regolamento Ztl, l’architetto Walter Giammari. Ci ha pensato l’esponente dell’esecutivo Bandecchi a fare un breve punto della situazione in partenza: «Tutte le azioni sono per ridurre il numero delle targhe autorizzate e migliorare la vivibilità della città. Si istituisce la ‘zona 30’ per tutta la Ztl e inoltre sono state individuate ulteriori aree interdette al traffico. Sono raddoppiate». Si parla in sostanza delle zone pedonali. «La revisione dei requisiti c’è perché il regolamento aveva maglie troppo larghe: non vogliamo togliere alcun diritto a chi realmente ha bisogno, ma ‘stringere’ per non arrecare danno a chi ha l’esigenza di entrare in Ztl. La modifica porterà enorme beneficio a tutti», il pensiero di Iapadre. Poi si entra nei dettagli.

IL NUOVO REGOLAMENTO. COSA CAMBIA
TARIFFE A TERNI: AUMENTANO QUELLE DEI PARCHEGGI

Orsini in commissione

L’attacco su tariffe, orari e auto elettriche. E la replica

Il primo a farsi avanti per l’opposizione è stato Valdimiro Orsini (Terni Masselli sindaco): «Ci sono cose positive nella modifica, come ad esempio la riduzione dei permessi. Ma anche negative e ricadranno sulle tasche dei cittadini, dei commercianti e degli artigiani che operano nella Ztl. Sono state riviste le tariffe per il rilascio e gli orari. Ci sono costi in più anche per chi è residente». Da parte sua focus anche sui domiciliati e per chi arriva dalla provincia. Non solo: «Per gli artigiani c’è un incremento sostanzioso, da 60 a 100 euro per il primo contrassegno. E ingresso solo nella fascia 4-20, prima non era così». Altro argomento le auto elettriche: «Ora si pagherà 200 euro per entrare, altrove l’ingresso è gratuito. Va bene ridurre i permessi, ma c’è un salasso per i cittadini in questo modo». Immediata la replica di Iapadre: «Non c’è alcun ragionamento da ragioniere per far tornare i conti a Terni Reti, ogni modifica è per la riduzione dei permessi. Aumenti delle tariffe? No, io parlo di adeguamento e razionalizzazione tra i vari permessi. Perché una categoria deve pagare una cifra e altri una diversa? E il ridurre i tempi di accesso va nella stessa direzione. Se nel corso del tempo si perdono i requisiti nessuno se ne accorge e si continua a circolare. Ora invece i controlli saranno più frequenti. E gli artigiani – la risposta sulla fascia oraria – di notte non lavorano di norma. Auto elettriche? Non è vero che non inquinano in primis, bisogna vedere come viene prodotta l’energia. E se entrano tanti veicoli elettrici, crea comunque un aumento del numero di autovetture in circolazione. Non capisco perché non possano parcheggiare nei parcheggi di attestamento ai margini della Ztl, ce ne sono tre molto grandi. A meno che non abbiano un’esigenza».

L’apertura e ancora bagarre sui costi

Non poteva mancare un cenno all’apertura sperimentale della Ztl da venerdì: «Condivido la ratio – le parole di Pierluigi Spinelli del Pd – dell’intervento sui permessi, auguro all’assessore di riuscirci. Bene il limite a 30 km/h, allargherei ciò a tutto il tessuto cittadino. Però c’è palese contraddizione con l’ordinanza per l’apertura della Ztl, a Natale si fa lo slalom tra i mezzi in centro. Le tariffe rivedetele, l’aumento in questa fase storica è incomprensibile». Anche in questo caso Iapadre non ha lasciato scorrere: «Sono due cose diverse regolamento e sperimentazione da domani. L’obiettivo di quest’ultima è stimolare il commercio». A mettere ulteriore pepe alla discussione è stato Marco Cecconi (FdI): «Adeguamenti delle tariffe? Aumentate del 20% il costo dei parcheggi di attestamento. Quindi i cittadini non entrano in Ztl ma parcheggiare avrà un prezzo più alto. Ci sono incrementi anche da 60 a 100 euro (commercio), da 90 a 150 e, come per i servizi sanitari, da 20 a 60 euro. Parliamo di circa il 50% in più. La verità è che è un aumento indiscriminato per tutti. Inoltre l’amministrazione incentiva per l’acquisto di auto elettriche». L’assessore alla viabilità è di nuovo sollecitato: «Non è un comizio politico. Io ho detto di adeguamenti tra le varie categorie. E l’aumento per i parcheggi di superficie è solo sulla tariffa oraria, gli abbonamenti sono invariati. Ciò incentiverà le persone a cambiare le abitudini». Per quel che riguarda il contrassegno disabili, è stato specificato che ci sarà la possibilità di ‘switch’ tra due targhe in caso di necessità. Ma in ogni caso in Ztl ne entrerà solo una per volta. Perplesso anche Claudio Fiorelli (M5S): «Non comprendo la ragione della sperimentazione. Ci sarà più inquinamento. Ridurre i permessi? Ok, ma con più controlli. Non aumentando i rinnovi», il riferimento alla spiegazione di Iapadre. «Il commercio si favorisce con più mezzi pubblici».

Il gioco facile e la votazione

In casa AP ad esporsi – poi ha aggiunto materiale anche Raffaello Federighi, non è proprio d’accordo con gli aumenti – è stato il capogruppo Guido Verdecchia: «Ieri in commissione ci è stato detto dalle associazioni dei commercianti che la Ztl e l’apertura delle grandi aree commerciali ha creato problemi. Tra scegliere il privilegio di pochi e migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, per noi è stato un gioco facile scegliere. Non lasciamo tutto così come era. Lo conoscete Nicola Procaccini? Si tratta del responsabile delle politiche ambientali di FdI. Assessore, le farebbe un applauso quando dice che le auto elettriche non vanno trattate con i guanti bianchi. Favoriremmo una certa economia e non sono così meno inquinanti», la provocazione politica. Iapadre in ogni caso è certo di un concetto: «Grazie alla modifica del regolamento ci saranno meno auto e ciò porterà maggior efficacia dei controlli». Il ‘taglio’ dovrebbe portare gradualmente dai circa 23 mila permessi vigenti a poco meno della metà. Alla fine arriva il parere favorevole con 5 sì (la maggioranza), due contro (Cecconi, Orsini) e un non voto (Spinelli).

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