Terni, morto di lavoro: scatta la solidarietà

Attivato un conto corrente per sostenere i familiari di Jacopo Fioramonti. Il magistrato ha fissato per venerdì l’autopsia

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Verrà eseguita venerdì mattina alle 12, all’interno della dipartimento di medicina legale dell’ospedale di Terni, l’autopsia sul corpo di Jacopo Fioramonti, il 24enne di Terni morto mercoledì in seguito ad un incidente sul lavoro accaduto all’interno degli impianti Green Asm di Nera Montoro.

Dinamica L’esame autoptico verrà eseguito dal dottor Luigi Carlini, incaricato dal sostituto procuratore Camilla Coraggio che indaga sull’accaduto. Non è ancora chiaro come il giovane possa essere finito a terra e con la testa sotto le ruote della motopala, condotta da un collega 29enne di Narni.

L’autopsia servirà proprio a chiarire qualche aspetto in più, probabilmente anche a sgomberare il campo da alcune ipotesi, come quella del malore. In seguito all’incidente, il magistrato ha disposto il sequestro del mezzo da lavoro che ha travolto e ucciso il ragazzo.

Indagini In queste ore i carabinieri del comando stazione di Narni e della compagnia di Amelia hanno sentito diverse persone, in particolare colleghi di lavoro del ragazzo, per acquisire elementi utili a ricostruire l’accaduto. Un lavoro che viene condotto con i tecnici del Dipartimento prevenzione della Usl Umbria2 e che punta a capire se siano state osservate tutte le procedure di sicurezza previste.

Dolore Sul profilo Facebook di Jacopo, dove si moltiplicano i messaggi di cordoglio per lo sfortunato ragazzo, la compagna Francesca lo ha ricordato con un aneddoto toccante, accaduto appena tre giorni prima: «Domenica scorsa – scrive la ragazza – siamo scesi da casa tua pronti per andare alla cresima di mia cugina. Hai visto tua nonna e le hai detto “Hai visto no’ quanto semo belli?”. E lei:”ma do andate vestiti così?”. E tu come sempre non hai perso l’occasione per fare un piccolo scherzo e senza pensarci su le hai risposto: “MI SPOSO”. Lì x lì era uno scherzo, ma tu già stavi organizzando tutto per chiedermelo davvero e sai che la mia risposta sarebbe stata solo un felicissimo “SI”».

Solidarietà A seguito del tragico fatto di mercoledì, il Gruppo TerniEnergia e ASM Terni hanno intrapreso alcune iniziative per ricordare la memoria di Jacopo Fioramonti. La prima di queste riguarda l’istituzione di un conto corrente di solidarietà in favore della famiglia dello sfortunato ragazzo. Questi gli estremi per effettuare le donazioni: IBAN IT71Z0760114400001026466357 oppure attraverso bollettino postale intestato a: Ministro Davide – Dolci Alberto – Via Magenta, 15 – Terni – c/c postale 1026466357.

Altre iniziative TerniEnergia ha poi deciso di intitolare alla memoria di Jacopo un progetto di studio dell’Itis di Terni nei settori dell’economia circolare e del riciclo e della green economy, in generale. Si tratta dei settori produttivi in cui il giovane aveva lavorato negli ultimi anni: dal fotovoltaico al recupero pneumatici, fino all’impianto di riciclo dei rifiuti nel quale ha purtroppo perso la vita. Il gruppo TerniEnergia, infine, ha deciso di allestire un giardino per la socializzazione dei dipendenti e collaboratori e per le iniziative pubbliche, all’interno dell’area industriale di Nera Montoro, L’intervento sarà realizzato in tempi brevi e inaugurato con una cerimonia di intitolazione alla memoria del ragazzo. Altre iniziative saranno messe in campo da TerniEnergia e ASM Terni per sostenere la famiglia in questo drammatico frangente.

La diocesi Il vescovo di Terni-Narni-Amelia Giuseppe Piemontese e la comunità diocesana esprimono «il proprio sentito dolore e cordoglio. La comunità ecclesiale – si legge nella nota della diocesi – è vicina ai familiari di Jacopo, pregando il Signore perché accolga questo giovane tra le sue braccia e affinché il vuoto che si è aperto nella sua famiglia sia illuminato dalla fede e accompagnato dall’affetto delle persone vicine. Questa tragedia è un monito per tutti a riflettere e a sostenere una maggiore sensibilità verso il mondo del lavoro nel suo complesso, dove tutti, con responsabilità, comprendano che non si può lavorare con la paura di morire, e che ci si adoperi con impegno costante per accrescere, con dovuta consapevolezza, una cultura della sicurezza sul lavoro».

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