Terni, staff in Comune: è scontro totale

I sindacati annunciano la «rottura delle relazioni sindacali» con palazzo Spada. E lanciano pesanti accuse

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Sugli staff in Comune, il terremoto è servito. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Csa e Usb – in pratica tutte le sigle rappresentate nella Rsu – annunciano la rottura delle relazioni sindacali con l’ente.

A muso duro In una dura nota firma da Silvia Pansolini (Fp Cgil), Gian Mario Ventura (Cisl Fp), Gino Venturi (Uil Fpl), Luciano De Marinis (Csa) e Fabrizio Collazzoni (Usb), i sindacati definiscono gli staff degli assessori «un vero regalo di Pasqua da parte della nuova giunta, con la complicità del sindaco». Dentro ‘l’uovo di cioccolato’, secondo i rappresentanti delle sigle ci finiscono «anche ulteriori incarichi ad alcuni dipendenti del Comune che per aver il merito di avere un rapporto di ‘conoscenza’ con alcuni assessori, si ritrovano a far parte degli organi di staff alle dipendenze di questi organi politici».

Frizioni I rappresentanti delle cinque sigle fanno poi capire che, sul punto, non ci sarebbe stata una piena convergenza da parte degli assessori: «Invece di preoccuparsi di continuare a garantire i servizi pubblici ai cittadini viste le difficoltà di bilancio – scrivono i sindacati – la nuova giunta si pone come priorità la costituzione di tali uffici di cui non capiamo quale sia l’urgenza, visto che a norma di legge si potranno occupare solo di politica. Persino la stessa giunta si trova divisa su tale decisione, ma evidentemente e pressioni da parte di alcuni membri nei confronti del sindaco hanno prevalso rispetto all’unità dell’esecutivo».

Zero concertazione Il tutto sarebbe avvenuto, secondo Cgil, Cisl, Uil, Csa e Usb, «senza coinvolgere le organizzazioni sindacali, nonostante le continue richieste in questo senso, legate anche al nuovo modello organizzativo di cui ancora non si traccia, alla rivisitazione delle posizioni organizzative con i relativi criteri e quindi agli organi di staff».

La ‘promessa’ I sindacati usano torni forti e parlano di «indifferenza totale verso i lavoratori» e di «comportamento scorretto dell’amministrazione che non ha saputo nemmeno mantenere le promesse fatte negli incontri politici avvenuti nei mesi precedenti». Da qui l’annuncio di «immediata interruzione delle relazioni sindacali fino a quando il sindaco non ci darà delle risposte esaustive con un atteggiamento più aperto, di ascolto e di vero interesse per una macchina più efficiente al servizio dei cittadini». In assenza di risposte la promessa-minaccia è di «un inasprimento ulteriore» della protesta.

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