Riapertura senza sorprese per gli asili nido comunali, dopo le polemiche dei mesi estivi. E’ stato lo stesso sindaco Romizi, assieme all’assessore Wagué e ai dirigenti comunali, a fare il punto sull’anno scolastico che sta per iniziare, nel corso di un incontro organizzato per mercoledì.

Sicurezza Ascolto, condivisione, collaborazione. Sono questi, secondo l’assessore, i principi a cui l’amministrazione si ispirerà anche per il futuro dopo il lavoro di squadra, portato avanti assieme ai genitori, per migliorare alcuni servizi come nel caso delle mense. «Mi preme sottolineare –ha specificato la dirigente Roberta Migliarini – che Perugia riesce a garantire il servizio mensa al 100% di coloro che ne fanno richiesta, anche a coloro che non hanno le possibilità economiche e, in ogni caso, con una spesa massima per le famiglie pari a 50,00 euro annui. Tant’è –ha concluso- che stiamo lavorando per portare il nostro modello in Anci a disposizione anche di altri enti».
Sul servizio mense, Di Filippo, ha sottolineato che il lavoro fatto da uffici e genitori ha permesso di arrivare ad un contratto con il gestore, che non solo ha compotato un risparmio per l’ente, ma ha fatto si che fossero apportate migliorie importanti al servizio e ha garantito un contributo –da parte del gestore stesso- all’offerta culturale. “Si tratta di 30mila euro che il gestore metterà a disposizione e che si andranno ad aggiungere ai 35mila del Comune, per un totale di 65mila euro.”

L’offerta Nei nidi d’infanzia comunali, per l’anno 2017/2018 i posti sono 788 posti, di cui 698 con gestione diretta del comune, 41 a gestione indiretta e 49 acquistati dal comune in strutture private in convenzione a San Sisto e Castel del Piano. Per quanto riguarda i ritardi nelle iscrizioni, come ha ricordato il dirigente Amedeo Di Filippo, «i numeri certificano che non hanno minato la fiducia delle famiglie nelle strutture pubbliche. Abbiamo ricevuto 632 domande, in aumento rispetto alle 606 del 2016. Abbiamo –ha proseguito- 179 iscritti in lista d’attesa, che sono un numero abbastanza contenuto, peraltro, contrariamente a quanto accadeva altri anni, spalmati in maniera più omogenea sul territorio comunale». La spesa che il Comune sostiene per il servizio di nido d’infanzia è in aumento, pari –nel 2016- a 6.159.811,82 euro, ovvero l’82% circa della spesa, mentre il resto è a carico delle famiglie (16%) e della Regione (2,56%) (dati 2016).
Disabili Da non dimenticare neanche il servizio di sostegno e trasporto scolastico ai disabili delle scuole superiori, che pur non essendo di competenza comunale ma provinciale, viene comunque svolto dal Comune, fino all’anno scorso con risorse in parte proprie e in parte statali e, da quest’anno, regionali.

Sull’edilizia scolastica, infine, è intervenuta la dirigente Ivana Moretti, che ha spiegato come il percorso indicato nella delibera della giunta di fine 2016 si stia progressivamente realizzando, utilizzando per gli interventi risorse comunali, ma anche, laddove possibile, regionali, nazionali e comunitarie. «Abbiamo effettuato numerosi interventi –ha spiegato- sia di adeguamento normativo e funzionale delle strutture, che di risanamento conservativo, adeguamento o miglioramento sismico, manutenzione straordinaria nelle diverse scuole, per un totale di investimenti nel periodo 2016/2017 di 2 milioni e 100 mila euro. Altri progetti sono in corso, per esempio per la primaria di Colle Umberto, la scuola dell’infanzia di Ponte Felcino e la scuola dell’infanzia e primaria di Collestrada».
Certificazioni Positivo il riscontro sull’incontro dei giorni scorsi in Anci tra comuni, scuole e regione che, come ha detto l’assessore Wagué, è servito a chiarire molti aspetti e la necessità che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Sulle certificazioni da consegnare è stato anche precisato che il Comune di Perugia è in grado, al momento, di presentare circa il 90% di quelle relative ad impianti termici e ascensori, il 70-80% di quelle per gli impianti elettrici e il 50% relative alla vulnerabilità sismica, in attesa che arrivino i finanziamenti per il restante 50%.
Vaccini Tutto lascia pensare, secondo il sindaco Romizi, a un miglioramento progressivo dei servizi educativi. «Per le mense ad esempio, sono molto orgoglioso del fatto che riusciamo a coprire il 100% delle richieste con un servizio di assoluta qualità e la tariffa, i 50 euro massimo a famiglia, che è la più bassa d’Italia. Mi preme sottolineare anche il sostegno scolastico alla disabilità, che abbiamo sempre svolto e continueremo a svolgere, pur non essendo una nostra competenza. Sull’edilizia scolastica –ha aggiunto Romizi- abbiamo investito secondo una programmazione ben precisa che stiamo rispettando, utilizzando importanti risorse dell’amministrazione e cercando altre fonti di finanziamento, nella consapevolezza che il governo deve affrontare la questione edilizia scolastica». Non poteva mancare, infine, un accenno agli obblighi vaccinali, per i quali l’amministrazione –rinviando alle disposizioni già rese note dalla regione- ha invitato comunque tutti i genitori a mettersi in regola, anche attraverso lo strumento dell’autocertificazione.