Anche in questo caso, come purtroppo capita da qualche anno, gli indicatori economici dell’Umbria seguono il trend del centro-sud d’Italia. E così, mentre il resto d’ Italia è in deflazione a giugno, con un ribasso dei prezzi al consumo, nel cuore verde i prezzi crescono: l’Umbria si piazza al primo posto fra le regioni (con Trentino e Campania) così come Perugia è in pole position fra le città, con Bolzano e Napoli.
I capoluoghi di regione
I dati sono stati resi noti dall’Istat che analizzava le cifre delle regioni, dei capoluoghi di regione e dei comuni con più di 150mila abitanti, rapportando i dati di maggio a quelli di giugno e riparametrandoli su base nazionale. La classifica sul costo della vita è stata stilata dall’Unione nazionale consumatori. In valori assoluti, l’aggravio annuo di spesa per una famiglia perugina è di 167 euro. In fondo alla classifica ci sono Verona (-1%) e Venezia (-1,3%). Il Nord Est è, anche in generale, l’ area del paese con i cali dei prezzi più marcati (-0,4%), seguita dal Nord Ovest e dal Centro (-0,3% per entrambi) e dalle Isole (-0,2%).
Le regioni
In testa alla classifica delle regioni più costose, con un’inflazione a +0,5%, Trentino, Umbria e Campania. In termini di maggior spesa, però, svetta il Trentino Alto Adige che registra, per una famiglia media, un rialzo pari a 135 euro su base annua. Segue l’Umbria, dove l’incremento dei prezzi pari allo 0,5% implica un’impennata del costo della vita pari a 117 euro, terza la Campania dove si ha un rincaro annuo, per la famiglia tipo, di 100 euro.