Le emozioni più grandi sono arrivate senza dubbio nella cerimonia di commemorazione per Paolo Rossi, domenica mattina, ma pure quelle regalate dal Perugia (che aveva lutto al braccio e patch celebrativa) non sono certo meno intense anche se i tifosi, dopo le lacrime della mattina, si sarebbero volentieri risparmiati il mal di fegato e i patemi d’animo regalati dal Grifo, che alla fine, in tre minuti, riacchiappa per i capelli una partita che sembrava persa: sotto 0-2 va a segno con Murano e Melchiorri negli ultimi sette minuti e per poco non centra il clamoroso ribaltone, che non avrebbe meritato e che avrebbe mascherato oltremodo i problemi della squadra, messi in evidenza in primis dal tecnico nella conferenza postgara.
Il tabellino
PERUGIA: Fulignati, Rosi, Angella, Monaco, Elia (23′ st Minesso), Burrai (23′ st Vanbaleghem), Melchiorri, Dragomir (5′ st Sounas), Murano, Crialese (36′ st Lunghi), Kouan (5′ st Falzerano).
A disposizione: Bocci, Baiocco, Favalli, Sgarbi, Konate, Moscati, Cancellotti.
Allenatore: Caserta.
VIRTUS VERONA: Sibi, Visentin, Daffara, Bentivoglio (44′ st Danieli), Pittarello, Amadio, Cazzola, Lonardi, Carlevaris (15′ st Arma), Marcandella (15′ st Delcarro), Pellacani.
A disposizione: Chiesa, Mazzolo, Pessot, De Rigo, Manconi, Bridi, Mazzei, Zarpellon.
Allenatore: Fresco.
RETI: 39′ pt Marcandella (VV), 31′ st Delcarro (VV), 37′ st Murano, 40′ st Melchiorri
NOTE: 12′ pt Fulignati para rigore a Bentivoglio. Ammoniti Rosi, Daffara, Melchiorri, Sibi.
Caserta si prende le colpe
Fabio Caserta fin troppo autocritico nel postpartita di Perugia-Virtus Verona: «Se la squadra avversaria ha avuto il pallino in mano è colpa mia – dice ai microfoni di Umbria Tv – ho sbagliato ad approcciare alla gara, ho fatto delle valutazioni tattiche errate. I ragazzi hanno fatto tutto quello che ho chiesto loro di fare, quindi non hanno alcuna colpa. Ciò è accaduto sopratutto nel primo tempo. Mi è dispiaciuto perché avrei voluto vedere da loro una reazione diversa, e glie l’ho detto alla fine del primo tempo. Sono contento invece della reazione che ho visto negli ultimi 15 minuti, che è quello che voglio e chiedo alla mia squadra. Ci siamo forse illusi del fatto che potesse essere una partita facile e invece non lo è stata. Siamo partiti con 3-5-2 e 3-4-1-2, e passati poi al 4-4-2 per mettere velocità sulle fasce, e poi alla fine di nuovo 3-4-3. Bisogna valutare da domani gli errori e cercare di ripartire».
La conferenza di Caserta (video)
E Monaco se la prende con chi lo criticava…
«Dicevano che ero un ignorante, una testa di ca..o, invece sono qua e sono orgoglioso di indossare questa maglia»: non le ha mandate certo a dire il difensore napoletano, intervistato da Umbria Tv nell’immediato postpartita. «Il mister mi sta dando tanto sotto il profilo umano, è molto importante per la rendita di un giocatore avere uno staff tecnico che ti dà fiducia, così come avere tifosi che ti sostengono. Un calciatore è come il vino, ogni anno che passa acquisisce più consapevolezza dei propri mezzi ed esperienza. Sono arrivato al Perugia 5 anni fa, nella mia carriera ho fatto tanta gavetta. Negli ultimi anni mi hanno dato dell’ignorante di merda, ma in realtà io sono stato sempre me stesso, in questo momento a Perugia c’è un gruppo bellissimo e sono contento di essere tornato a farne parte. Sono dispiaciuto per la passata stagione, ma dobbiamo soffermarci sul presente e pensare al futuro. Il campionato è lungo, ci sono tanti punti in palio, credo potremo fare una grande annata».