di S.F.
Un incremento percentuale che è giĂ superiore del 40% rispetto al ‘buon’ 2019 dove, per la prima volta da tempo, nessuna delle tre stazioni urbane era andata oltre i 35 sforamenti nel corso dei dodici mesi. Ora, nonostante le varie limitazioni e gli spostamenti ridotti per contrastare l’emergenza Covid-19, nel 2020 la situazione si è rovesciata: anche la centralina di monitoraggio Arpa di Carrara, a Terni, ha raggiunto la soglia limite con gli 80 µg/m3 fatti registrare nella giornata di mercoledì.
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Si supereranno i 200 sforamenti dal 1° gennaio
Con i cinque su cinque di mercoledì a Terni, nel 2020, ci sono stati 199 giorni sforamenti. Ovvero si è tornati ai livelli del 2017 quando l’anno si concluse a quota 208: facile ipotizzare che tale soglia sarĂ non solo raggiunta, ma anche superata. Il balzo rispetto al 2019 è notevole giĂ ora considerando che – al momento – si passa da 142 a sfiorare i 200, vale a dire un +40,14%. In definitiva per la prima volta nell’ultimo quinquennio – l’apice è rappresentato dai 284 del 2015 – ci sarĂ un aumento.
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La situazione
Meno auto in circolazione nel 2020 causa Covid, lockdown e misure restrittive, ma l’inquinamento da polveri sottili non diminuisce. Come di norma accade il periodo dicembre-gennaio è quello con maggior numero di sforamenti e, tra stazioni urbane ed industriali, nessuno è in controtendenza: Le Grazie è a 50, Maratta 48, borgo Rivo 42, Carrara 35 e Prisciano 24, l’unica – la centralina non è distante dall’Ast – che rimarrĂ sotto i 35 sforamenti annuali. Le ordinanze antismog legate al traffico ed ai camini restano attive.