di S.F.

Una residenza protetta per anziani da 2.403 metri quadrati con 92 posti auto – pubblici e privati -, la cessione gratuita al Comune di una fascia di terreno al confine con la ferrovia per la successiva urbanizzazione e la sistemazione di un’area verde con camminamenti pedonali, arredi urbani e pista ciclabile. In estrema sintesi è il progetto della Ponteggia housing srl – sono loro i proprietari degli immobili – per la riqualificazione tra via Radice e via Lambruschini, a pochi passi dal comando provinciale dei carabinieri: in consiglio comunale è in arrivo la proposta per la destinazione d’uso di servizi socio-sanitari su input dell’assessorato all’urbanistica.
IL PROGETTO PER L’AREA TRA VIA RADICE E VIA LAMBRUSCHINI

La struttura. C’è già l’autorizzazione regionale
La superfice del lotto supera i 5.400 metri quadrati e al momento contiene un fabbricato colonico più che in degrado. Di questa è utilizzabile per la struttura poco meno della metà, bonus edificatorio del 25% per la sostenibilità ambientale Arpa compreso: prevista una casa di riposo per anziani non autosufficienti da 60 posti letto (c’è già l’autorizzazione della Regione Umbria). In più servizi medici, fisioterapici, riabilitativi, studi medici e diagnostici, piscina e palestra per la riabilitazione motoria. La suddivisione degli spazi parla di 834 mq per il piano terra, 781 per il primo, 787 il secondo e 834 l’interrato, con quest’ultimo escluso dalla superficie utile coperta: il tutto sarà sviluppato attraverso uno specifico piano attuativo con intervento edilizio diretto.
IL PROGETTO PER L’AREA ACCANTO AL ‘COCCINELLA’

Perché occorre il passaggio in consiglio
L’assise di palazo Spada dovrà esprimersi come prevede l’articolo 148 delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale: «Le modalità di attuazione – si legge al punto 2 – e le destinazioni d’uso per ogni area saranno precisate con deliberazione del consiglio comunale che determinerà nel caso di intervento da parte di privati eventuali forme di convenzionamento con precisi vincoli di scadenza». La voce ‘servizi socio-sanitari’ comprende piccole strutture sanitarie, poliambulatori e microresidenzialità come centri di salute, diurni, di accoglienza, asili nido, comunità educative per bambini ed adolescenti, uffici di cittadinanza e altro ancora.
