Terni, largo Manni: è ancora battaglia sul parcheggio, c’è il Tar

Parcheggi Italia S.p.A. non ha intenzione di mollare dopo lo ‘strappo’ dell’aprile 2021 da parte del Comune. Di mezzo la prosecuzione della gestione ed il risarcimento danni

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di S.F.

L’accertamento del diritto soggettivo alla prosecuzione del rapporto concessorio fino alla naturale scadenza. Più il risarcimento del danno: non è terminata la battaglia per il parcheggio di largo Manni tra la Parcheggi Italia S.p.A. ed il Comune di Terni che, lo scorso anno, sono arrivati ai ferri corti per la questione rinnovo rispetto al contratto stipulato il 10 aprile del 1992. Ora entra in azione il Tar Umbria con un’udienza di merito fissata per la prossima settimana.

IL PARERE DELL’AVVOCATO TAGLIONI

Terni, parcheggio largo Manni: ‘strappo’ del Comune, si cambia

Pressing e udienza

Non è proprio una cosa ‘fresca’. Basti pensare che il ricorso di Parcheggi Italia S.p.A. – la società è difesa dagli avvocati Giuseppina Incorvaia e Matteo Parini, quest’ultimo conferma ad umbriaOn che la storia è ancora in piedi – è stato depositato il 30 aprile del 2021 e dunque l’udienza, salvo rinvii, ci sarà a distanza di un anno dopo due istanze di prelievo (settembre e ottobre 2021). Qual è il problema? L’impegno originario dell’amministrazione (la vicenda parte dal 1992 con la firma del contratto valido 29 anni) era di rinnovare alla scadenza per due volte per il medesimo numero di anni e nel 2019 la Parcheggi Italia S.p.A. ha fatto presente che c’era questa volontà di proseguire nella gestione dell’area tra largo Manni e via Castello (sotterranea e di superificie). Ma ad una condizione: cambiare le condizioni per riequilibrare la concessione a livello economico-finanziario. A curare gli interessi del Comune c’è Paolo Gennari.

Terni, largo Manni: Parcheggi Italia vs Comune per il rinnovo

Diffida, strappo e Tar

La società nell’autunno 2020 ha diffidato palazzo Spada per concludere l’iter di rinnovo – ora si è in proroga tecnica in attesa che la questione venga risolta, altrimenti nelle intenzioni il nuovo accordo sarebbe dovuto scattare dal 1° aprile 2021 – con la revisione delle condizioni. Per il Comune infatti erano emerse «delle criticità sulla possibilità di prospettare un rinnovo in maniera automatica della concessione in scadenza, alla luce di un quadro normativo vigente completamente mutato rispetto al 1992, anche e soprattutto a tutela degli interessi pubblici dell’ente». In tal senso l’amministrazione aveva chiesto aiuto all’avvocato Mauro Taglioni per un parere pro veritate sulla procedura, quindi lo ‘strappo’ definitivo nella primavera del 2021. Ora c’è il Tribunale amministrativo regionale. Da ricordare che il 21 aprile del 2021 ci fu una specifica delibera di giunta per la presa d’atto della cessazione del contratto di gestione e l’avvio dell’iter la nuova ‘vita’ del parcheggio.

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