Terni, largo Manni: Parcheggi Italia vs Comune per il rinnovo

Mirino sulla concessione firmata nel 1992 e valevole 29 anni: la società per azioni vuole andare avanti con revisione delle condizioni, palazzo Spada si affida ad un avvocato

Condividi questo articolo su

di S.F.

Il contratto stipulato il 10 aprile del 1992 valevole per 29 anni, la volontà di rinnovo già avanzata nel 2019 e soprattutto l’input di concludere il procedimento con tanto di revisione delle condizioni per l’equilibrio economico-finanziario della concessione. È scontro tra il Comune di Terni e la Parcheggi Italia S.p.A. in relazione all’area tra largo Manni e via Castello: palazzo Spada per cercare di andare a fondo della questione ha deciso di affidarsi ad un avvocato, Mauro Taglioni, con un affidamento di poco superiore ai 6 mila euro.

La dirigente Gioconda Sassi

Tempo di rinnovo, ma qualcosa non va

Nel 1992 le parti firmarono il documento per la concessione utile alla costruzione e gestione del parcheggio sotterraneo ed in superficie tra largo Manni e via Castello. All’epoca l’impegno da parte dell’amministrazione era di rinnovare alla scadenza per due volte e per lo stesso numero di anni. Fin qui ci siamo. I ventinove anni sono trascorsi e dunque la società si è fatta avanti con palazzo Spada per avere il via libera, arrivando – ottobre 2020 – a diffidare il Comune per terminare l’iter con revisione delle condizioni. Il nuovo accordo decorrerebbe dal 1° aprile 2021. Tuttavia non tutti sono d’accordo per ora.

Walter Giammari, il Rup

Il Comune è dubbioso

La palla passa agli avvocati. Sì, perché per palazzo Spada sono «emerse delle criticità sulla possibilità di prospettare un rinnovo in maniera automatica della concessione in scadenza, alla luce di un quadro normativo vigente completamente mutato rispetto al 1992, anche e soprattutto a tutela degli interessi pubblici dell’ente, in conseguenza delle quali si rendono necessari opportuni approfondimenti mirati ad acquisire un parere pro veritate essenziale per pervenire ad una corretta definizione della trattativa in corso». Il Comune ha deciso di affidarsi ad un legale esterno all’avvocatura ‘interna’, chiedendo tre preventivi: a spuntarla il classe 1958 Mauro Taglioni del foro di Roma, colui che ha chiesto di meno rispetto ai colleghi Maurizio Moro e Paolo Leoni. La Parcheggi Italia S.p.A. si è invece appoggiata allo studio legale Torrani-Incorvaia. La firma sull’atto è della dirigente Gioconda Sassi (si è incrociata con Taglioni durante l’esperienza lavorativa al Comune di Sacrofano), mentre il responsabile de procedimento è l’architetto Walter Giammari.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli