Terni, parcheggio largo Manni: ‘strappo’ del Comune, si cambia

Stop alla concessione e niente rinnovo con la Parcheggi Italia S.p.A.: c’è la cessazione dopo 29 anni. Proroga tecnica in attesa della nuova gestione

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 di S.F.

Niente rinnovo per ulteriori 29 anni, si prende un’altra strada. Il contratto di concessione tra il Comune e la Parcheggi Italia S.p.A. per la struttura di largo Manni e via Castello non proseguirà al netto della proroga per evitare l’interruzione del pubblico servizio: palazzo Spada, dopo aver recepito il parere dell’avvocato Mauro Taglioni, ha deciso di cambiare rispetto all’accordo originario per l’affidamento scattato il 10 aprile del 1992.

LO SCONTRO PER IL RINNOVO CON PARCHEGGI ITALIA: LA STORIA

La divergenza sulla prosecuzione 

Lo scontro si è sviluppato negli ultimi mesi perché la Parcheggi Italia S.p.A. aveva richiesto la revisione delle condizioni per l’equilibrio economico-finanziario con concessione per ulteriori 29 anni. In sostanza un rinnovo – alla scadenza dell’attuale, che prevedeva un corrispettivo simbolico di 4 mila lire più Iva per anno – basato sull’accordo del 1992. Sponda Comune invece era stato fatto notare che c’erano delle criticità per dare il via libera ad una prosecuzione automatica del ‘patto’, «soprattutto a tutela degli interessi pubblici dell’ente». Dal 10 aprile la struttura «si considera rientrata nella piena disponibilità dell’ente».

IL PARERE DELL’AVVOCATO TAGLIONI – (.PDF)

L’esito e lo stop

Taglioni nel dettaglio ha spiegato tecnicamente le varie possibilità e il Comune ha deciso di ‘tagliare’ con il passato: cessazione del contratto-concessione nonostante per la società – la storia non è recente – l’accordo fosse già perfezionato a seguito di un mancato riscontro dell’ente ad una nota dell’estate 2019. «Dall’analisi puntuale – si legge nell’atto istruttorio – della documentazione presente agli atti del Comune di Terni, nonché dalla ricostruzione giuridico-amministrativa, considerata la regolamentazione specifica in materia, emergeva in maniera chiara che il rinnovo automatico per altri 29 anni a semplice richiesta del concessionario fosse una ipotesi non legittima, né altrimenti sostenibile, alla luce della normativa attuale in materia di contratti pubblici».

Proroga tecnica e futuro

Il rapporto contrattuale si interrompe ma il servizio non può fermarsi. Di conseguenza gli uffici tecnici – coinvolti in particolar modo l’architetto Walter Giammari e la comandante della polizia Locale, la dirigente Gioconda Sassi – di palazzo Spada hanno chiesto una proroga tecnica per andare avanti con la Parcheggi Italia S.p.A. fin quando non si deciderà come sviluppare la gestione. Le alternative non sono molte: gestione in proprio attraverso una società partecipata (ci sarebbe Terni Reti) oppure l’affidamento dopo la pubblicazione di un bando. Di certo la società non ha intenzione di mollare: lo studio legale Torrani-Incorvaia di Milano – nota inviata il 10 aprile per Parcheggi Italia – «pur non condividendo la comunicazione della cessazione del contratto a far data dal 10 aprile 2021», ha puntualizzato all’amministrazione «la volontà di proseguire il rapporto concessorio, riservandosi di attivare gli strumenti di tutela previsti dalla legge al fine di far accertare il proprio diritto alla prosecuzione del rapporto fino alla sua naturale scadenza e confermando infine, da parte dell’amministratore delegato della Parcheggi Italia S.p.A., la disponibilità alla prosecuzione del rapporto». Così è. Per ora sono loro a mantenere la gestione.

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