Un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa e ‘non menzione’: questa la condanna inflitta giovedì dal tribunale di Terni – giudice Chiara Mastracchio – ad una maestra d’asilo 54enne di Orvieto (M.U. le sue iniziali), accusata di maltrattamenti nei confronti di diversi alunni che al tempo dei fatti – risalenti al 2016 – frequentavano l’asilo di una cittadina del comprensorio Orvietano. Non tutte le contestazioni addebitate all’insegnante, per la quale l’accusa aveva chiesto una condanna a 4 anni di reclusione, sono state riconosciute dal giudice che ha invece stabilito l’equivalenza fra le attenuanti generiche e le aggravanti contestate. La maestra, ancora in ruolo ma non operativa, è stata anche condannata a pagare un risarcimento definitivo di 8 mila euro a ciascuna delle due parti civili private costituite – i familiari di altrettanti alunni maltrattati -, in solido con il ministero dell’Istruzione citato come responsabile civile. Spetterà unicamente a lei, invece, liquidare i risarcimenti – 5 mila euro per ciascuna parte – fissati a titolo di provvisionale in favore dello stesso ministero e dell’istituto comprensivo presso cui la 54enne operava. L’imputata è difesa dall’avvocato Emilio Festa che, alla luce delle motivazioni che verranno depositate entro i prossimi 90 giorni, potrebbe impugnare la sentenza in appello. I familiari dei due bambini maltrattati, parti civili nel procedimento, erano invece rappresentati dagli avvocati Maria Bruna Pesci e Laura Crescioni. L’indagine era stata condotta dalla polizia di Stato ed aveva portato l’autorità giudiziaria di Terni a sospendere dal lavoro l’insegnante: per gli inquirenti aveva – in più occasioni – maltrattato i piccoli, colpendoli con schiaffi e oggetti, strattonandoli violentemente, minacciandoli e umiliandoli con frasi e gesti come quello di strappare e gettare in terra i fogli con i loro disegni.