di S.F.
Sarà l’anno nuovo o magari una temporanea soddisfazione. O magari la «lectio-magistralis di altissimo livello» , come l’ha definita, di martedì mattina in Bct con protagonista Antonio Meola. Fatto sta che, dopo oltre un anno di problemi, pare che in Comune a Terni Stefano Bandecchi abbia trovato la pace con gli apicali tecnici. Con tanto di ‘lode’ per uno di loro.
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La questione è una di quelle trattate nell’ambito della conferenza di inizio 2025 del sindaco – di fatto ha parlato solo lui – e della giunta per fare il punto della situazione. E, a quanto pare, i problemi più volte enunciati sono stati risolti. «Il rapporto tra amministrazione e dirigenti è migliorato, sono più in linea con ciò che vogliamo fare e nei tempi di operatività», ha sottolineato l’imprenditore livornese. «Oggi alla lectio-magistralis per quanto riguarda l’amministrazione pubblica c’erano molti impiegati e tutti i dirigenti. Una cosa che non mi ha meravigliato». Si tratta dell’evento che ha coinvolto (affidamento diretto da 1.000 euro) il segretario generale della città metropolitana di Napoli Antonio Meola sui punti di forza di un’amministrazione pubblica moderna.
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Tirato in ballo anche Claudio Carbone: «Abbiamo un direttore generale che ci ha molto aiutato nel 2024. Non è mancato nessun dirigente nel mettersi realmente in linea con tempi e tempistiche che vogliamo dare». Poi la ‘lode’ per uno: «Nota particolare su Nannurelli. Da quando l’ho nominato dirigente, ho velocizzato e sveltito tante cose che avevo visto congelate e ferme. Ma non posso lamentarmi di nessuno, devo essere sincero, i dipendenti sono entrati nella sintonia giusta». Vedremo nei prossimi mesi. In ogni caso si parla di possibili novità in vista a livello dirigenziale. Magari c’è chi avrà in carico più settori. Breve scambio tra Bandecchi e l’ex sindaco Leonardo Latini pre inizio dell’iniziativa in biblioteca.
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L’imprenditore livornese ha aperto l’evento per poi lasciare spazio agli interventi tecnici ed ascoltare: «Chiedo scusa a Meola, forse non avevo messo in conto della stima che molte persone provano per Lei e la professionalità che viene riconosciuta», il breve passaggio sulle presenze. A seguire le parole dello stesso Carbone, del segretario generale Iole Tommasini e della dirigente alla struttura complessa risorse umane/finanziarie: mirino in particolar modo sul valore pubblico e le novità del Piao, Il Piano integrato di attività e organizzazione. Tecnicismi.

«Grazie per l’accoglienza, non immaginavo questa presenza così massiccia», ha esordito Meola. «Mi fa piacere tornare a Terni, sono stati in Provincia quattro mesi nel 2009. Quando si inizia a lavorare in un’amministrazione abbiamo tutti ‘gradi di carta’, sono finti. Arriviamo come semplici collaboratori e abbiamo il compito di attuare il programma del sindaco», uno dei concetti espressi. «Spesso, sindaco, i 60enni sono più innovativi dei 20enni. E le donne più innovative dei maschi. Sono più tenaci di noi. Terni? Città ideale per fare le cose. Non abbastanza grande né piccola, può rendere le cose visibili. Affinché ci sia la volontà e l’euritmia, tutti si devono muovere contemporaneamente». Citato anche il cosiddetto metodo kaizen per il miglioramento continuo. «Quanti di voi hanno letto il programma amministrativo?». Chissà. Meola si è letto alcuni atti del Comune prima di fare la ‘lezione’.

Non sono mancati alcuni passaggi curiosi: «Assessore Maggi, chi si è studiato il nuovo vincolo di stabilità? Altrimenti l’amministrazione fa programmi che poi non riesce ad attuare». E un avviso: «Occhio alle multe e le violazioni al codice della strada, c’è danno erariale Si devono garantire entrate effettive e spendere soldi incassati». Evidentemente Meola sa che su questo fronte qui si è registrato – leggasi dissesto – qualche problemino.