«Appena sto meglio mi dimetto sul serio»

Mentre Zingaretti la attaccava dalla Sala Notrari, Catiuscia Marini, da poco uscita dall’ospedale, inviava ai giornali un duro comunicato contro il suo segretario

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Appena uscita dall’ospedale di Pantalla, dove era stata ricoverata sabato sera dopo la lunga e stressante giornata in assemblea regionale, Catiuscia Marini ha trovato in tv il suo segretario Nicola Zingaretti che parlava di lei, non certo in termini lusinghieri, così, mentre lui nel frattempo era arrivato in Sala Notari a Perugia per sostenere la candidatura di Giuliano Giubilei a sindaco di Perugia e di Camilla Laureti alle elezioni europee, ai giornali è arrivato un comunicato che contiene un annuncio e una polemica.

L’INCHIESTA, LE DIMISSIONI, POI I DUE CONSIGLI – GIORNI DIFFICILI

L’annuncio: «Completo l’iter delle dimissioni»

«Pur a fronte della fiducia e della presenza di una maggioranza politica all’interno dell’assemblea legislativa ed anche di attestazioni diffuse per una chiusura regolata e anticipata della legislatura, completerò la procedura prevista dallo statuto regionale inerente le mie dimissioni, ciò non appena le mie condizioni di salute me lo permetteranno». Un comunicato lapidario, freddo, così come freddi, gelidi, sono i rapporti fra Catiuscia Marini e quella che un tempo era la sua comunità politica (e non lo è più) e quello che è tuttora il suo partito (e chissà se continuerà ad esserlo, a questo punto, dopo quanto accaduto in questi giorni). Poche righe per far capire che entro 15 giorni confermerà le sue dimissioni, almeno così si capisce dalla premessa del suo comunicato, anche se la formula usata («completerò la procedura prevista dallo statuto regionale inerente le mie dimissioni») lascia spazio se non a diverse interpretazioni, quantomeno a confusioni, in un periodo che di confusione ne ha prodotta pure troppa e invece avrebbe bisogno di chiarezza.

DOPO LA LUNGA GIORNATA, MARINI SI SENTE MALE

La polemica: «Gravi le parole di Zingaretti»

«Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal segretario nazionale del Partito democratico Nicola Zingaretti – continua poi la Marini – manifesto tutto il mio stupore per la gravità delle affermazioni pronunciate che non corrispondono al dibattito ed agli atti dell’assemblea legislativa dell’Umbria svoltasi nella giornata di ieri ed inoltre dirette a negare la pressante ed esplicita richiesta ricevuta durante la giornata del 16 aprile scorso volta a determinare, in modo anomalo ed extraistituzionale, le mie dimissioni da Presidente della Regione Umbria, carica istituzionale eletta direttamente dai cittadini».

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