Ast, addio a Menichino Sciopero e donazioni

Terni: le Rsu di viale Brin proclamano quattro ore di astensione dal lavoro nel giorno dei funerali dell’operaio 35enne

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Quattro ore di sciopero per tutti i lavoratori di Acciai Speciali Terni – dalle ore 10 alle 14 – nella giornata del 24 gennaio, quella dei funerali dell’operaio Ast Gianluca Menichino, scomparso lo scorso 9 gennaio dopo sei mesi di agonia in seguito al grave incidente di lavoro che lo aveva coinvolto il 10 luglio del 2017. L’ultimo saluto al giovane ternano verrà dato nella chiesa di San Giovanni Bosco, a Campomaggiore, dalle ore 11.30.

Solidarietà Le hanno stabilite le Rsu di Ast (Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl) che hanno anche chiesto ed ottenuto la donazione di un’ora di lavoro per tutti i lavoratori, con la formula del silenzio-assenso, all’associazione onlus Aladino.

La riflessione «Il tema degli infortuni mortali sul lavoro – spiegano le rappresentanze sindacali di viale Brin – continua purtroppo ad essere centrale nei dibattiti generali del paese e gli accadimenti ultimi ne sono la triste testimonianza. Molte, troppe questioni ancora non vanno nella giusta direzione, le coscienze sciaguratamente non sono ancora state scosse a sufficienza e troppo spesso, inevitabilmente, si perpetrano comportamenti e atteggiamenti che amplificano situazioni già di per se complicate e pericolose, rappresentando il venir meno del buon senso e del rispetto sacrosanto della vita e del lavoro».

Obiettivi «Gli strumenti a disposizione, principalmente legislativi, vanno sempre più potenziati e resi convergenti sugli obiettivi comuni. Il rispetto di quanto già è in essere va perseguito con maggiore condivisione e sostegno, l’oggetto del contendere non deve a nostro avviso prevedere in alcun modo sconti». In questo senso le Rsu di Ast rimarcano «l’impegno e la partecipazione, con tutto quanto hanno a disposizione, nella collettiva finalità di concentrare sempre più il punto di confronto sulla prevenzione, sulla proposta e sulla più totale chiarezza di gestione e soluzione delle problematiche presenti».

Le ‘stoccate’ «Aziende come Ast – concludono i rappresentanti dei lavoratori – non devono avere scampo su elementi di questa natura, non devono avere libertà di concedersi tempi troppo favorevoli a svolgere azioni di analisi e di deliberazione delle decisioni e non devono avere scampo da tutte quelle iniziative che minano gli interessi generali». C’è tempo anche per un’ultima stoccata: «Avremmo inoltre interesse a comprendere cosa pensano e cosa stanno facendo gli organismi istituzionali deputati al controllo».

L’Usb L’Unione sindacale di base si ‘smarca’ in un primo momento, poi lunedì mattina arriva la nota: «La Rab – Rappresentazione aziendale di base – di Ast in sciopero. Quattro ore di sciopero su tutti i turni escluso il turno di notte per mercoledì 24 gennaio prossimo e partecipazione alle iniziative messe in campo dalla Rsu di Ast in occasione del funerale. Gli incidenti non avvengono prevalentemente per distrazione come si vuol far credere, ma sono anche e soprattutto conseguenza dei tempi di produzione e delle condizioni di lavoro: troppo spesso in Ast si verificano incidenti che potrebbero avere conseguenze ben più gravi e che sono dovute ad una serie di fattori quali: reparti a corto di personale, con un ricorso massiccio agli straordinari. Flessibilità, polivalenza e polifunzionalità che non possono essere la risposta. Mancanza di investimenti nei reparti. Per questo chiediamo investimenti mirati nei reparti, per abbattere ogni tipo di situazione lavorativa potenzialmente rischiosa; una nuova campagna di assunzioni, fuori dal jobs act con la relativa stabilizzazione dei precari, per coprire al meglio tutte le aree in sofferenza di organico. La tragedia – conclude l’Usb – consumatasi alla Lamina di Milano il 16 gennaio scorso, avvenuta dopo una settimana dal decesso di Gianluca Menichino deve far riflettere, non possiamo fermarci alla sola espressione del più profondo dolore verso le famiglie e i compagni di lavoro».

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