Ast, aumento volumi e assunzioni interinali. Ma c’è l’incognita guerra

Prosegue discussione tra azienda e sindacati su 21 turni, straordinari e reperibilità. Al via serie di incontri tecnici

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di F.L.

Il dibattito su aumento turni, straordinari e reperibilità dei lavoratori verrà approfondito in una serie di incontri tecnici che saranno calendarizzati in vista del prossimo appuntamento, previsto il 22 marzo. Nel frattempo, ad incombere nel confronto tra sindacati e nuova proprietà dell’Ast di Terni c’è una questione che in queste settimane tiene banco in tante industrie siderurgiche, quella della difficoltà dell’approvvigionamento delle materie prime a causa del conflitto in Ucraina. Questione che si evolve di giorno in giorno, il cui esito è ancora imprevedibile, ma che non escluderebbe la possibilità di qualche fermata, anche se ancora non concreta. È quanto emerso nel corso dell’incontro di mercoledì mattina tra segreterie territoriali dei metalmeccanici, rsu e il responsabile delle relazioni industriali dell’azienda, Giampietro Castano.

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Giampietro Castano

Tra auspici e realtà

Gli effetti dell’invasione russa sulla produzione erano già stati anticipati dallo stesso manager nel corso del consiglio comunale straordinario del 3 marzo scorso. Concetti ribaditi durante il faccia a faccia di mercoledì. Criticità legate al costo di energia e alla reperibilità del rottame e altre materie prime. Eppure il lavoro sulla carta non manca e le intenzioni del gruppo Arvedi vanno verso tutte altre direzioni, testimoniate dalla conferma della volontà di aumentare i volumi. Per questo per l’azienda oltre al tema manutenzioni, il potenziamento a 21 turni e l’organizzazione del lavoro sul fronte di spostamenti, straordinari e reperibilità rimangono punti cruciali su cui trovare un accordo con i rappresentanti dei lavoratori. In vista, poi, ci sarebbero anche nuove assunzioni interinali (si parlerebbe di 30/35 persone, i colloqui sarebbero già iniziati). Gli incontri tecnici saranno propedeutici, come detto, ad un nuovo incontro fissato tra due settimane, quando non si esclude si possa già arrivare alla firma di un verbale. Con la speranza che la guerra, nel frattempo, non abbia complicato ulteriormente le cose.

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