Ast, ‘Do ut des’: appello conferma assoluzioni

Altro giudizio favorevole per Corrado Vicentini e Arturo Ferrucci. In precedenza era toccato ad altri tre imputati. Cosa resta dell’indagine

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Assoluzioni già decise in primo grado – con rito abbreviato – dal gup Simona Tordelli e confermate mercoledì dalla corte d’appello di Perugia (presidente Maria Rita Belardi, giudici a latere Franco Venarucci e Augusto Fornaci). Sono quelle di due ex apicali di Ast – l’ex capo del personale Arturo Ferrucci e l’ex direttore acquisti Corrado Vicentini, originariamente coinvolti nell’indagine ‘Do ut des’ nata da una denuncia sporta da un imprenditore, Cristian Spina, titolare della Misp Automation.

ASSOLUZIONI IN AST: «DOV’ERA LA ‘CUPOLA’?»

Procura e Pg, punti di vista diversi

L’assoluzione di entrambi in prima istanza era stata impugnata dalla procura di Terni – era stato uno degli ultimi atti del pm Elisabetta Massini prima del trasferimento al tribunale di Viterbo – ma pure dalle parti civili: Acciai Speciali Terni e lo stesso Spina, assistito dall’avvocato Carlo Viola. In aula la procura generale, attraverso il pm Giuliano Mignini, ha invece chiesto la conferma della sentenza di primo grado, al pari delle difese rappresentate dagli avvocati Roberto Spoldi per Vicentini e Manlio Morcella per Ferrucci.

VICENTINI E FERRUCCI ASSOLTI IN PRIMO GRADO

Cosa resta

In merito a ‘Do ut des’, la corte d’appello aveva precedentemente confermato altre assoluzioni (non impugnate in questo caso dalla procura di Terni): quelle di Alessandro Illuminati (gestore delle opere edili di Ast), Fabio Paciotti (funzionario preposto al controllo della contabilità) ed Eros Ceccarelli (dipendente). Dopo le archiviazioni e le assoluzioni, della vicenda-Misp in Ast – dal punto di vista giudiziario – resta pendente un processo di fronte al tribunale monocratico di Terni, con due imputati, entrambi ex dipendenti dell’azienda di viale Brin.

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