Camere di commercio, Lega in pressing: «No all’accorpamento»

Terni – Deputati e senatori contro il decreto agosto: «Ci batteremo per la modifica, governo ascolti le imprese»

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Il tema dell’accorpamento delle Camere di commercio previsto dal decreto agosto, che rischia seriamente di mettere la parola fine all’ente di Terni, finisce inevitabilmente al centro della polemica politica: sono i parlamentari umbri della Lega a dire il proprio «no» alla disposizione, promettendo di dare battaglia affinché il governo torni sui suoi passi.

«Presidio fondamentale»

«Per effetto del decreto – spiegano Valeria Alessandrini, Virginio Caparvi, Riccardo Augusto Marchetti, Luca Briziarelli, Barbara Saltamartini, Simone Pillon e Stefano Lucidi – l’Umbria rischia di perdere l’ente camerale territoriale di Terni fin dal prossimo autunno, Ciò rappresenterebbe un grave danno per il tessuto socio-economico locale già fortemente provato da una crisi post covid che avrebbe dovuto spingere l’esecutivo nazionale alla rimodulazione di alcune delle norme precedentemente ratificate». Per deputati e senatori leghisti la Camera di commercio ternana «è un punto di riferimento importante per molte imprese, un presidio fondamentale di supporto alle attività economiche e produttive del territorio. In un momento in cui il governo dovrebbe adoperarsi per favorire la ripresa, sembra stia lavorando per frenarla». «Come Lega – annunciano ancora – metteremo in campo tutte le azioni possibili affinché il ministero dello sviluppo economico provveda in tempi rapidi alla modifica del decreto agosto, al fine di bloccare il processo innescato di accelerazione delle procedure di accorpamento degli enti camerali. Il governo ascolti le imprese, basta con queste soluzioni calate dall’alto che non guardano alle esigenze dei territori».

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