I giudici della prima sezione della Corte Suprema di Cassazione hanno rigettato il ricorso della Procura di Terni contro l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare – sancito dal tribunale del Riesame di Perugia in data 22 aprile – che aveva fatto finire in carcere Roberto Lo Giudice, indagato per omicidio volontario in relazione alla scomparsa della moglie Barbara Corvi, sparita il 27 ottobre del 2009 da Montecampano di Amelia. L’udienza si era tenuta giovedì mattina di fronte ai magistrati del ‘palazzaccio’ ed aveva visto gli interventi della procura generale – che aveva chiesto l’annullamento della decisione del Riesame – e dei legali del Lo Giudice, su posizioni diametralmente opposte. Per il 49enne di origini calabresi, difeso dagli avvocati Cristiano Conte e Giorgio Colangeli del foro di Roma, è un ulteriore ‘sospiro di sollievo’ che fa il paio con la scarcerazione avvenuta 23 giorni dopo l’arresto datato 30 marzo. L’indagine sul caso Corvi, al netto degli aspetti relativi alle misure restrittive ritenute più o meno necessarie nei confronti del Lo Giudice, è aperta e spetterà alla procura ternana concluderla, decidendo poi quali ulteriori passi – come ad esempio la richiesta di rinvio a giudizio – dovranno essere compiuti. La vicenda, sul piano giudiziario, non può quindi dirsi conclusa, al di là delle osservazioni dei magistrati del Riesame nel motivare l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Tanti gli indizi ed i sospetti che gli inquirenti cercheranno, probabilmente, di far valere nel prosieguo dell’iter giudiziario. La battaglia per giungere ad una verità sulla scomparsa della mamma amerina, pertanto, non è ancora conclusa.
Libera Umbria: «Noi ci saremo come sempre»
Così l’associazione ‘Libera Umbra’, da sempre a fianco dei familiari di Barbara Corvi: «Prendiamo atto di tale decisione ed esprimiamo ancora una volta la nostra totale vicinanza e fiducia nella magistratura, nella procura di Terni e nell’Arma dei carabinieri di Terni. Il 27 ottobre saranno 12 anni dal giorno in cui non si hanno più notizie di Barbara Corvi, sarà ancora una volta l’occasione per stringerci intorno alla famiglia di Barbara nella ricerca della verità , l’inchiesta prosegue e noi ci saremo, come sempre».