Collestatte: «Al Tar contro Poste Italiane»

Terni, a proporlo è Jonathan Monti (Pd): «Impediamo la chiusura dell’ufficio postale»

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Se ne parla da tempo, ma adesso c’è chi propone – per impedire a Poste Italiane di chiudere uno dei 15 sportelli finiti ‘nel mirino’ in Umbria – il ricorso al Tar da parte del Comune di Terni. A farlo è il consigliere comunale Jonathan Monti (Pd).

La storia «L’amministrazione comunale di Terni, già a febbraio – ricorda Monti – si è schierata con decisione per il mantenimento dell’attuale sede a Collestatte Paese, e si è anche resa disponibile a mettere a dispozione propri locali per l’apertura di uno sportello automatico postamat nei pressi della biglietteria della Cascata delle Marmore a Collestatte Piano, vista la mancanza di bancomat nella zona. La Regione Umbria, inoltre, ha proposto di mettere a disposizione proprie sedi per abbattere i costi».

I metodi Il consiglere comunale del Pd, poi, ricorda che «numerosi comuni sono riusciti a scongiurare la chiusura degli uffici postali tramite ricorso al Tar, opponendosi sia ai criteri stabiliti per la definizione della scelta delle chiusure, sia perché Poste Italiane aveva colpevolemente ignorato la disponibilità delle amministrazioni comunali e regionali ad accollarsi i costi delle strutture. Queste motivazioni si calano perfettamente anche per la realtà di Collestatte, dove tra l’altro si aggiunge anche l’elemento discriminatorio anticostituzionale tra cittadini residenti in un piccolo Comune, e quelli residenti in un comune medio-grande come Terni».

La normativa Jonathan Monti, quindi, fa riferimento alla normativa: «La ex sesta circoscrizione ‘Valnerina’ (ovvero Collestatte Paese, Collestatte Piano e Torre Orsina) – spiega – se avesse autonomia comunale (tra l’altro così fu per mille anni fino al 1927) o se semplicemente ricadesse nel territorio di un piccolo Comune confinante, come ad esempio Arrone o Montefranco, avrebbe sia le caratteristiche di un comune rurale (densità di popolazione pari a 120 abitanti per chilometro quadrato, inferiore al tetto massimo di 150), sia di comune montano orograficamente: questi due parametri, stabiliti proprio dalla delibera Agcom su cui si basa Poste Italiane, impedirebbero la chiusura dell’ufficio e consetirebbero esclusivamente una razionalizzazione degli orari di apertura».

Il Tar Per questi motivi, dice ancora Monti, «nella seduta di lunedì 20 luglio presenterò in consiglio comunale un atto per chiedere all’amministrazione comunale di effettuare un ricorso al Tar contro la chiusura dell’ufficio postale di Collestatte, a tutela dei diritti di tutti i cittadini dell’ex sesta circoscrizione ‘Valnerina’».

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