Il cosiddetto ‘daspoWilly’, misura di prevenzione prevista e disciplinata in seguito alla tragica morte del giovane Willy Monteiro Duarte a Colleferro lo scorso settembre. Ad applicarlo è stato il questore di Perugia, Antonio Sbordone, nei confronti del 35enne peruviano protagonista dell’accoltellamento in centro a Perugia: l’uomo è stato arrestato in flagranza dalla squadra Volante in seguito all’episodio di domenica 9 maggio e da allora è ai domiciliari.
COLTELLATE IN CENTRO, 35ENNE AI DOMICILIARI
Il daspo
L’articolo 13biss comma 1 bis indica infatti che il «questore può disporre il divieto di accesso ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento presenti nel territorio dell’intera provincia nei confronti delle persone che, per i reati di cui al comma 1, sono state poste in stato di arresto o fermo, convalidato dall’autorità giudiziaria», nonché lo stazionamento nelle immediate vicinanze per due anni. Viene sottolineat che si tratta di un provvedimento particolarmente afflittivo, «volto a sanzionare la condotta di chi alimenta i disordini all’interno e all’esterno dei pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento».