Sulle aziende ‘partecipate’ e sui programmi del Comune di Terni arriva una nuova presa di posizione. Anche questa critica. Stavolta a parlare è il sindacato autonomo Usb.
La perplessità «Stupisce, ma non troppo – dice l’Usb – che altre organizzazioni sindacali possano dormire sonni tranquilli alla luce delle dichiarazioni espresse dall’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi (sul piano di razionalizazione delle aziende partecipate; ndr) secondo il quale ‘la delibera è un atto di indirizzo, dovuto in termini di legge per la riorganizzazione delle aziende partecipate e che il percorso concreto sul tema sarà successivo e dovrà essere discusso azienda per azienda nelle commissioni, nonché in consiglio comunale’».
La normativa Secondo il sindacato autonomo, infatti, «la legge di stabilità prevede il termine imperativo del 31 marzo 2015 per il piano operativo di razionalizzazione; precisa che lo stesso deve essere immediatamente operativo e coprire il lasso di tempo fino al 31 dicembre. Prevede altresì, che entro il 15 marzo 2016 debba essere predisposta una relazione sull’attuazione del piano operativo, contenente i risultati ottenuti dall’azione di razionalizzazione. Il piano viene pubblicato sul sito web del Comune e deve essere inviato alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti, che si esprimerà sulla sua validità».
‘Riserva indiana’ L’Usb ternana dice, quindi: «Stentiamo a credere che le scelte che il Comune di Terni attuerà entro il termine inderogabile del 31 marzo siano meri atti di indirizzo, a meno che Terni non sia in una ‘riserva indiana’ dove si decide un piano oggi e se ne può realizzare un altro domani. Per questo abbiamo più volte chiesto negli ultimi tre mesi un incontro con i vertici politici, per capire le scelte che verranno effettuate e per evitare che si facciano scelte sbagliate, il tutto per garantire sia l’occupazione, che la qualità dei servizi resi, essendo questi prevalentemente servizi essenziali rivolti alla popolazione».
La partecipazione Tanto che «insieme alle Rsu interessate, continueremo a svolgere una azione di stimolo e controllo nei confronti del Comune di Terni, perché le scelte che saranno adottate possano vedere la maggior partecipazione e condivisione possibile, a partire da tutte le rappresentanze dei lavoratori direttamente coinvolti, e possano garantire in primis i lavoratori e i servizi».