Comune Terni, bilancio 2023: conto positivo per 29 milioni. Debiti e crediti, la situazione

Via libera al maxi documento da quasi 1.000 pagine per l’esercizio appena concluso. Non mancano movimenti sostanziali. Avanzo libero da 16 mila euro

Condividi questo articolo su

di S.F.

Conto economico d’esercizio positivo per 28,9 milioni di euro (nel 2022 fu di 21,3 milioni), patrimonio netto di poco superiore ai 286 milioni di euro e avanzo libero di amministrazione da 16.688 euro. Sono alcune delle cifre principali del rendiconto di bilancio 2023 – l’unico diviso tra gli esecutivi Latini e Bandecchi – del Comune di Terni, approvato martedì in giunta: rinviato al 2024 l’obbligo di ricostituzione del fondo dove accantonare le anticipazioni di liquidità incassate e non ancora rimborsate. Nel contempo l’importo da 7,9 milioni del Fal è inserito nella voce ‘altri accantonamenti’ per evitare «la penalizzazione dell’applicazione dell’ eventuale maggior deficit derivante dalla ricostituzione». Il fondo crediti di dubbia esigibilità si attesta a quota 40,9 milioni di euro, in incremento di 1 milione.

IL BILANCIO CONSUNTIVO 2023 – DOCUMENTO (.PDF)

Marcucci e il rup Stentella

Debiti, tributi e consiglio

Sarà il consiglio comunale a decidere sulla destinazione del risultato d’esercizio da 29 milioni. Fatto sta che nella relazione c’è già un input di massima: «Poiché il fondo di dotazione rappresenta la parte indisponibile del patrimonio netto a garanzia della struttura patrimoniale dell’Ente e come rilevabile dallo stato patrimoniale è pari a 169.130.665 euro, si ritiene opportuno destinare l’utile alla voce ‘risultati economici di esercizi precedenti’, che presenta un valore negativo al 31 dicembre 2023 pari a 15.563.124 euro». Vedremo. Le entrate tributarie per il 2023 risultano di poco superiore ai 43 milioni di euro (erano 36,9 nell’esercizio 2022) mentre le spese per l’acquisizione di servizi connessi alla gestione operativa è di 31,5 milioni di euro. Debiti? Quelli da finanziamento sono 150,9 milioni di euro, verso i fornitori risultano di 15,6 milioni (in aumento di oltre 5 milioni). «Dove la norma dava adito a interpretazioni controverse e non ancora consolidate, è stato scelta una soluzione che andasse a privilegiare la sostanza invece che il puro e semplice rispetto della forma, come previsto dal rispettivo principio», viene puntualizzato nel maxi documento da quasi 1.000 pagine. Il risultato di amministrazione generale è di 76,1 milioni di euro, dentro i quali sono stati poi ‘tolti’ gli accantonamenti e fondi vincolati.

L’INIZIALE DISAVANZO 2022 PER COLPA DEL FAL. POI SI CAMBIA
GENNAIO 2023, L’ALLARME SUL FAL DELLA DIRIGENTE

L’assessore Bordoni

Il fondo di cassa che non coincide e lo stato patrimoniale

Altro tema ricorrente è il fondo di cassa risultante dal conto del tesoriere e dalle scritture contabili del Comune. Non coincide nemmeno quest’anno, come d’altronde accade da tempo: sono da 52,3 milioni e 53,1 milioni: «Si è preso atto della sostanziale riconciliazione dei saldi nonostante la mancata parifica per effetto dell’esistenza di una differenza di 800.610 euro di cui alla sentenza della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale Umbra 41/2022 pari al potenziale debito dell’Ente eventualmente da regolarizzare ad esito negativo del giudizio in corso e già prevista nell’accantonamento al fondo rischi passività potenziali del rendiconto della gestione 2022». Dunque tutto confermato. Tornando a crediti/debiti nell’ambito dello stato patrimoniale, il Comune mette nero su bianco crediti per 61 milioni di euro (erano 51,9 in precedenza) e debiti per 210 milioni (nello schema 2022 erano 211 milioni). «La gestione dell’esercizio 2023 è stata influenzata dai fatti gestionali in un esercizio che ha registrato l’avvicendamento di due amministrazioni.  Inoltre, la formale chiusura della procedura di dissesto finanziario avvenuta nella prima parte del 2024 ha influenzato la redazione degli opportuni accantonamenti nel risultato di amministrazione volti, in evidenza dei principi contabili, in primis quello della prudenza ad accantonare idonee risorse per garantire il mantenimento del bilancio in bonis». In prima battuta si è occupato dell’iter il responsabile del procedimento – titolare di posizione di elevata qualificazione – Andrea Giuseppe Stentella, coadiuvato dai colleghi Sandro Mariani e Nadia Navarra. Firmano la dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci e l’assessore Michela Bordoni. A breve se ne parlerà per bene per varie tematiche.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli