di S.F.
Due sentenze del Consiglio di Stato non sono bastate e allora il Comune di Terni è ancora alle prese con il curioso e incredibile caso legato al concorso comunale del 2010 per istruttore turistico. Ora entra in azione il presidente del CdS, come stabilito dal dispositivo della V sezione giurisdizionale a firma del presidente Francesco Caringella.
GLI ULTIMI PASSI E IL PERICOLO COMMISSARIO AD ACTA

Una storia complessa, tecnica e anche abbastanza surreale considerando che va avanti da anni con sentenze di Tar e Consiglio di Stato, in quest’ultimo caso a favore del ricorrente, un 58enne. Del tema ne abbiamo già scritto in due circostanze e, in estrema sintesi, riguarda il concorso per l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato di un istruttore turistico di categoria C nel 2010. Il ricorrente, giunto 5° in graduatoria, si è fin da subito attivato per richiedere l’assunzione in quanto ‘orfano di vittima del dovere’ (il padre è stato un sottufficiale della polizia di Stato), lamentando per questo il mancato riconoscimento del diritto alla riserva del posto. Ne è nato un contenzioso attivo tutt’oggi.
GENNAIO 2022, IL CONSIGLIO DI STATO ORDINA LA RIVALUTAZIONE

Il Comune ha sempre fatto muro e alla fine il ricorso si è spostato sul risarcimento: nel contempo, infatti, l’uomo è stato assunto in un altro ente con una qualifica di maggior livello. Il Consiglio di Stato (sezione II) già nel 2022 ha accolto parzialmente il ricorso dell’uomo annullando la nota di diniego di palazzo Spada. Motivo? Il non chiarimento sull’avvenuta o programmazione ottemperanza al collocamento obbligatorio. Poi nell’ottobre 2023 la sentenza di ottemperanza a favore del cittadino per «quantificare la somma dovuta a titolo di risarcimento danni per ritardata assunzione». Ora l’ulteriore ricorso al CdS sempre per l’ottemperanza.
Esito? In questo caso la questione è legata a chi deve decidere: «Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (sezione quinta) rimette all’attenzione del signor presidente del Consiglio di Stato la valutazione dell’opportunità di attribuire alla sezione seconda – ovvero di confermare l’assegnazione a questa quinta sezione, del presente ricorso per ottemperanza». La questione è ancora aperta con l’interessamento degli avvocati Umberto Segarelli per il ricorrente e Paolo Gennari per l’ente.