di S.F.
Un bel po’ di movimento in Comune a Terni nell’ambito del personale. Tra dimissioni, pensionamenti, assunzioni a tempo determinato, ‘scambi’ e reintegri ci sono stati numerosi atti firmati nel corso degli ultimi giorni. Con tanto di nuovo allarme proveniente dalla direzione delle risorse umane.
CONCORSO POLIZIA LOCALE: REVOCA IN AUTOTUTELA E RIPUBBLICAZIONE GRADUATORIA

A palazzo Spada, palazzo Pierfelici e le altre sedi comunali le novità non mancano. A partire dagli ultimi cinque ingressi: due sono istruttori amministrativi-contabili a tempo determinato per il supporto ai progetti del Pnrr (il bando è quello del 2022, l’ingresso è dal 18 ottobre 2024 al 30 dicembre 2025), tre sono coordinatori amministrativi (procedura sempre del 2022, graduatoria attiva). Con modalità diversa in quest’ultima circostanza: si tratta di sostituzioni a tempo determinato di funzionari in aspettativa/comando «per il tempo necessario e secondo il regime orario dei dipendenti a tempo indeterminato». La decorrenza in questo caso va dal 21 ottobre 2024 fino rispettivamente al 31 dicembre 2024, 19 maggio 2025 e 31 dicembre 2025.

Ci sono anche due dipendenti che si sono dimessi. Uno a tempo determinato (con decorrenza dal 1° novembre 2024), l’altro a tempo indeterminato con stop in Comune a partire dal 16 dicembre 2024. C’è inoltre un reintegro per la polizia Locale, motivo? Un dipendente a tempo indeterminato si era dimesso lo scorso 29 luglio con decorrenza dal 1° settembre 2024. Poi è successo che appena tre settimane dopo (18 settembre 2024) la persona coinvolta ha chiesto formale istanza di reintegro – si può fare grazie alla concessione della conservazione del posto per il periodo di prova – e dall’8 ottobre è di nuovo in azione al ‘Pentagono’. In polizia Locale si registra poi lo ‘scambio’ tra i Comuni di Terni e Montefiascone per due istruttori di vigilanza: firmato il trasferimento per mobilità volontaria compensativa.
LA NUOVA ASSEGNAZIONE ORGANICA
In ogni caso i problemi restano per il personale. Il nuovo allarme è contenuto nella nuova micro-organizzazione della struttura complessa che vede al vertice la dirigente Grazia Marcucci: «I servizi relativi – si legge nel documento – alle risorse umane scontano, ormai da anni, una importante carenza di personale, che complica sensibilmente la realizzazione degli obiettivi programmati e volti al perseguimento del valore pubblico. Ciò, in quanto, i procedimenti di competenza, per numero e complessità, sono esponenzialmente aumentati, a fronte di una numerosità di personale che è andata progressivamente diminuendo e non è stata mai adeguatamente reintegrata, anche in prospettiva di ulteriori ed imminenti pensionamenti, che consiglierebbero, data la peculiarità delle competenze, almeno un adeguato periodo di affiancamento. Evidenziata – viene specificato – la nevralgicità di una struttura deputata alla gestione delle risorse umane, all’analisi delle esigenze di tutto l’ente, alla formazione delle stesse, ad una efficiente distribuzione delle medesime, nonché ad una loro auspicabile implementazione, si ravvisa che la stessa struttura debba necessariamente essere incrementata, al fine di fronteggiare le molteplici criticità quotidianamente rilevabili, la cui mancata soluzione comporterebbe un’inevitabile diminuzione di efficienza della ‘macchina amministrativa’ nel suo complesso». E dunque la nuova organizzazione «si qualifica quale atto propedeutico a provare a superare le difficoltà riscontrate, per quanto possibile». Di mezzo anche le cessazioni nel 2022 e nel 2023 «solo parzialmente reintegrate». E altre che stanno per andare in pensione.