Assembramenti, stop anche ai baracconi

Il luna park di Pian di Massiano troppo pericoloso. Stesso criterio usato per Eurochocolate, ma Guarducci non ci sta e prova una contromossa

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Parere negativo della Usl sul fronte sanitario ai ‘Baracconi, il tradizionale luna park con cui la città di Perugia saluta l’arrivo dell’autunno, che era previsto quest’anno dal 10 ottobre. Che ora è fortemente a rischio.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Baracconi

La ratio sarebbe la stessa che ha condotto al parere negativo su Eurochocolate 2020 del Cor Protezione Civile su Eurochocolate: difficile controllare tante persone in movimento, difficile tracciare i contatti interpersonali di eventuali positivi, fra l’altro con tanti bambini di mezzo, non obbligati alla mascherina. Non sufficiente il piano sicurezza anti Covid presentato dagli organizzatori dei Baracconi, che ora protestano: «Chi ci rimborsa i 9200 euro che abbiamo speso per gli allacci?», dicono al Corriere dell’Umbria. Dal Comune hanno fatto sapere che in caso di stop definitivo le caparre per l’occupazione di suolo pubblico verranno restituite e i giostrai potranno rimanere gratuitamente nel piazzale.

Eurochocolate

Dopo essere stato irrintracciabile per giorni, Eugenio Guarducci spiegherà prima in conferenza stampa poi in diretta tv (‘In Umbria’, su Umbria Tv dalle 21) il suo piano per salvare in extremis la sua creatura dopo lo stop del Cor. Nei giorni scorsi c’è stato un incontro col prefetto a cui hanno preso parte anche la governatrice Tesei e il sindaco Romizi. Lanciata l’idea di un codice a barre per tracciare tutti e gli ingressi contingentati nell’area stand (limitazione simile agli eventi post strage di Torino). Per compensare i mancati introiti si pensa ad un aumento del biglietto d’ingresso e, addirittura, al ‘recovery fund’, con ‘Choco in casa’, iniziativa per aiutare le aziende del settore con l’invio di prodotti direttamente a casa, in packaging griffato Eurochocolate.

Sindacati: «Tutelare lavoratori»

«La decisione di sospendere la manifestazione Eurochocolate 2020 vista l’emergenza Covid non ci trova affatto indifferenti, né tuttavia ci stupisce. Come organizzazioni sindacali, sin dal mese di marzo, abbiamo chiesto che in ogni settore produttivo, in ogni luogo di lavoro, prevalgano innanzi tutto la salute e la sicurezza delle lavoratrici, dei lavoratori e della cittadinanza tutta. Eurochocolate non fa certo eccezione». Ad affermarlo in una nota sono Vanda Scarpelli (Cgil Perugia), Valerio Natili (Cisl Perugia) e Daniele Brizi (Uil Perugia) che ricordano come i tre sindacati si siano battuti e si battano ogni giorno affinché in tutti i posti di lavoro venga rispettato il protocollo nazionale del 14 marzo sulla sicurezza (con successive modifiche e integrazioni). I sindacati sottolineano di non conoscere, «non essendoci stato alcun confronto», come si vorrebbero evitare assembramenti e garantire la sicurezza dei tanti lavoratori che sarebbero a stretto contatto con il pubblico: «Eurochocolate è certamente una manifestazione molto importante per Perugia e anche un’occasione di lavoro (seppur per pochi giorni) per tante persone – concludono Scarpelli, Natili e Brizi – ma in questo momento, ancor più del solito, riteniamo che la centralità della tutela della salute debba essere il riferimento per ogni decisione».

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