Covid, 167 nuovi casi su appena 1.028 tamponi. +17 ricoveri

Gli ultimi dati registrano un balzo della percentuale di positivi sui test eseguiti. ‘Tengono’ le intensive. C’è il 93esimo decesso

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Sono 167 i nuovi casi di Covid-19 registrati sul territorio dell’Umbria nelle ultime 24 ore: l’aggiornamento è alle ore 8 di lunedì 19 ottobre. Nello stesso arco temporale sono stati effettuati 1.028 tamponi (totale 254.330) e la percentuale di positivi sugli ultimi test è del 16,24% (9,58 % domenica). I guariti delle ultime 24 ore risultano essere 28 (totale 2.242). C’è anche un ulteriore decesso (totale 93) di persona positiva al virus: è avvenuto domenica all’ospedale di Terni. L’indice di letalità passa da 1,94 ad 1,89. In base a tali numeri, gli attuali positivi al virus in Umbria sono 2.574 (+138). Dall’inizio dell’emergenza sono state registrate 4.909 positività (+167).

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Ricoveri, isolamenti e guarigioni

Le persone attualmente ricoverate, positive al Covid-19, in Umbria sono 146 (+17), di cui 15 (+1) in terapia intensiva. In isolamento fiduciario ci sono 4.309 cittadini (+28), mentre 2.428 sono in isolamento contumaciale (+121). Le persone guarite sono nei territori comunali di Alviano (1), Amelia (1), Attigliano (1), Castel Viscardo (1), Citerna (1), Città di Castello (2), fuori regione (1), Orvieto (1), Perugia (4), San Giustino (3), Terni (11) e Umbertide (1).

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I nuovi casi

Le positività delle ultime ore riguardano i territori comunali di Acquasparta (1), Allerona (1), Amelia (4), Assisi (2), Avigliano Umbro (1, torna Covid+), Bastia Umbra (7), Cannara (1), Castiglione del Lago (8), Città della Pieve (1), Città di Castello (1), Corciano (3), Deruta (3), Foligno (2), fuori regione (5), Gualdo Cattaneo (1), Gualdo Tadino (3), Gubbio (4), Lugnano in Teverina (2), Magione (9), Marsciano (3), Massa Martana (2), Narni (14), Passignano sul Trasimeno (2), Perugia (46), San Gemini (8), Spoleto (2), Stroncone (1), Terni (21), Todi (2), Torgiano (1), Tuoro sul Trasimeno (3) e Valfabbrica (1).

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Gli attuali positivi

Perugia ne conta 756, seguono Terni (271), fuori regione (181), Bastia Umbra (129), Foligno (113), Corciano (109), Assisi (96), Magione (79), Gubbio (70), Passignano sul Trasimeno (65), Narni (60), Spoleto (57), San Gemini (56), Marsciano (55), Umbertide, Castiglione del Lago (35), Tuoro sul Trasimeno (32), Deruta (31), Valfabbrica (24), Città di Castello (23), Gualdo Tadino (22), Panicale (21), Gualdo Cattaneo (15), Torgiano (14), Orvieto (13), Todi, Stroncone, Spello (12), San Giustino (9), Citerna, Cannara, Bettona, Amelia (8), Preci, Piegaro, Guardea, Fossato di Vico, Collazzone, Arrone (7), Trevi, Montefalco, Massa Martana, Lugnano in Teverina (6), Sigillo, Giano dell’Umbria, Bevagna (5), Montecastrilli, Monte Castello di Vibio, Città della Pieve (4), Polino, Montone, Montecchio (3), San Venanzo, Sant’Anatolia di Narco, Norcia, Montefranco, Giove, Ferentillo, Castel Viscardo, Campello sul Clitunno, Allerona, Acquasparta (2), Valtopina, Sellano, Porano, Pietralunga, Penna in Teverina, Paciano, Nocera Umbra, Fratta Todina, Cerreto di Spoleto, Castel Ritaldi, Calvi dell’Umbria, Avigliano Umbro e Attigliano (1).

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«Popolazione umbra più ‘sensibile’»

«La situazione umbra non è diversa dal resto dell’Italia – ha detto lunedì pomeriggio il direttore regionale della sanità, Claudio Dario -. Questa seconda ondata è diversa dalla prima ed ha coinvolto tutte le regioni. Le regioni meno colpite in un primo tempo, sono ora più ‘sensibili’. In Umbria avevamo avuto meno dell’1% della popolazione a contatto con il virus ed ora l’incidenza è maggiore. In questa situazione si giustifica che il perugino, con maggiore densità abitativa, abbia un’incidenza maggiore del ternano».

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L’indicatore principale per valutare la situazione

Qual è l’indicatore principale in questa fase? «Il numero dei positivi no – ha detto Claudio Dario -, perché non può essere confrontato con la prima fase quando andavamo ad analizzare solo i soggetti sintomatici. Ha invece senso confrontare il dato dei ricoveri per 100 mila abitanti. Perché le condizioni che portano al ricoveri sono più definite e oggettivate da chi fa la valutazione clinica. Se andiamo a vedere i ricoveri su 100 mila residenti, l’Umbria non è fra le prime regioni: abbiamo 10 ricoveri ordinari per 100 mila abitanti, meno di Abruzzo, Sardegna, Liguria, Lazio, Campania, Piemonte, Bolzano. Questo vuol dire che non c’è una situazione di gravità, in Umbria, nel panorama italiano».

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«Ecco a che serve l’ospedale da campo»

«L’evoluzione è quella di qualsiasi epidemia che a un certo punto inizia a raddoppiare i propri contagi in modo esponenziale. Questa crescita, che per quanto riguarda i casi diagnosticati è molto determinata dalla capacità di diagnosi, è molto interessante sul piano epidemiologico. Modelli matematici ci fanno intuire l’impegno delle strutture sanitarie nelle prossime settimane. Abbiamo previsto un incremento fino a 124 posti letto in terapia intensiva, c’è in più anche l’ospedale da campo che ora forse si comprende bene a cosa può servire. Il dimensionamento previsto ha caratteristiche precise ed è pronto per essere attivato. Il resto d’Europa che ha anticipato di qualche settimana la nostra situazione, sul piano epidemiologico, ci fa capire che l’andamento è simile un po’ ovunque. In Italia ci sono regioni un po’ più indietro ma è solo una differenza di tempo. L’unica possibilità è, a monte, contenere i contagi: il virus da solo non si sposta – ha spiegato il direttore Dario – ma passa da persona a persona. Senza contatti non passa. In questo senso i contatti intrafamiliari, come i pranzi domenicali in famiglia, sono molto significativi per la diffusione del Covid. E avere contatti con persone che hanno il tampone negativo, non garantisce sulla possibilità di prendere il virus».

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Narni: ulteriori positivi, anche in ospedale

È il sindaco Francesco De Rebotti a fare il punto nel pomeriggio: «Giornata complicata sul versante covid che ha visto, a fronte delle positività di diversi alunni già in isolamento della primaria di Narni centro (ancora in attesa di comunicazione ufficiale da parte della Usl), la scelta da parte della Usl di prevedere un ulteriore periodo di isolamento di dieci giorni per le classi interessate e successivo tampone alla scadenza dei dieci giorni. Altro ambito quello dell’ospedale di Narni dove vista la presenza di casi di positività tra pazienti ed operatori sono in collegamento con la Usl per avere aggiornamenti anche qui ufficiali. La situazione – conclude – in evoluzione mi obbliga a seguire minuto per minuto la stessa».

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