Cristina, la prima ternana a vaccinarsi: «Una liberazione»

Terni – Fra emozioni e ragione, la segretaria della direzione medica di presidio del ‘Santa Maria’ racconta la giornata speciale di Spoleto: «Ora c’è una luce»

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Tanta emozione, «come quando si vive una festa», ma anche la ragione che, alimentata dall’esperienza lavorativa, le fa dire convinta: «Ho fatto la scelta giusta». In ogni caso la consapevolezza di aver vissuto «un momento storico» da protagonista. Cristina Cricco, 56 anni, segretaria della direzione medica di presidio dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni, è stata la prima ternana a vaccinarsi contro il Covid-19 nell’ambito del ‘vaccine day’ nazionale che in Umbria si è svolto domenica mattina all’ospedale di Spoleto.

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Cristina Cricco

«Sarà il clima che da mesi è pesante – racconta – a causa di questo virus che ce ne ha fatte vivere, vedere e sentire di tutti i colori, rovinando giorni normali e di festa, ma posso assicurarvi che il vaccino l’ho vissuto come una vera e propria liberazione. Non sono un medico ma lavorando a stretto contatto con il personale sanitario del ‘Santa Maria’, so bene cosa abbiano vissuto e stiano vivendo queste persone che ogni giorno si spendono per noi. E il vaccino, questa ‘luce’ che finalmente vediamo in fondo al tunnel, cos’è se non l’inizio di una liberazione?».

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Cristina Cricco il prossimo 18 gennaio dovrà ricevere la seconda dose di vaccino Pfizer. «Servono senso di responsabilità verso di sé e gli altri. C’è una componente emotiva forte nel gesto compiuto oggi, senz’altro. Ma la ragione è altrettanto importante ed è quella che mi ha fatto stare a casa, lontana dagli affetti più cari, anche a Natale. Ed è grazie a questo vaccino, in cui ripongo tutta la mia fiducia, al pari di tanti altri miei colleghi che non vedono l’ora di farlo, che torneremo ad abbracciarci, a dare un bacio a chi vogliamo bene. La strada è ancora faticosa – dice Cristina – ma ora una prospettiva nuova c’è. Ringraziare la scienza, i professionisti che stanno rendendo possibile tutto ciò, è doveroso. E ora guardiamo avanti con fiducia». 

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