Dal centro sportivo alla clinica privata: nodo ‘Ternanello’

Dal progetto da 7,4 milioni per l’area sportiva al tentativo odierno con la clinica privata: la chiave per la realizzazione del nuovo Liberati è soprattutto in questi cinque ettari

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L’area ‘Ternanello’ racchiusa tra viale Prati, strada di Santa Filomena, via XX Settembre e il fiume Nera. Inutile ribadirlo troppo visto che è già noto e anche negli ultimi giorni è stato evidenziato più volte: il nodo centrale per la realizzazione del progetto del nuovo ‘Liberati’ è in questi cinque ettari, dove la società di via della Bardesca vuole mettere in piedi la clinica privata da 200 posti – 100 dei quali convenzionati con il sistema sanitario nazionale – utile come superficie compensatrice nell’ambito della Legge Stadi. In sostanza dove andare a prendere i soldi per l’equilibrio del Piano economico-finanziario ed il rientro dall’investimento. Una zona di cui si parla da anni per l’originaria intenzione di svilupparci il centro sportivo per il settore giovanile: nulla di fatto e necessità di una nuova variante urbanistica per procedere. Solo un piccolo step di un percorso più che complicato.

L’AREA TERNANELLO – VIDEO

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Il progetto originario con i due campi

Le intenzioni originarie

Bisogna tornare indietro di quasi dieci anni per riannodare i fili della storia di Ternanello. Nel 2012-2013 la società riuscì a concludere l’accordo con il Comune per la realizzazione del centro sportivo sul terreno di proprietà per un esborso previsto di 7 milioni 403 mila euro. Non proprio una cosa improvvisata considerando che il 16 ottobre del 2013 la commissione impianti sportivi del Coni diede il parere favorevole allo sviluppo del progetto sportivo, mentre l’anno precedente, il 29 ottobre 2012, fu il consiglio comunale ad approvare la variante parziale al Piano regolatore generale – parte operativa – per consentire l’iter nell’area da superficie complessiva di 46.134 metri quadrati. Il semaforo verde per le opere di urbanizzazione e lo schema di convenzione per il titolo abilitativo edilizio arrivò invece il 26 marzo del 2014, sempre in sede consiliare.

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Il vecchio progetto

La Ternana all’epoca inviò la richiesta nel giugno del 2012 per la variante parziale al Prg. Il progetto prevedeva – riportiamo direttamente la relazione illustrativa a firma Carla Comello, Stefano Baldieri, Emiliano Stablum e Fabio Pontremolesi – «la realizzazione di due campi di calcio in erba sintetica di ultima generazione omologati Figc regolari per la Lega professionisti A e B di 105×68 metri e provvisti di illuminazione e gradinate laterali, un fabbricato di due piani fuori terra ad uso foresteria per complessivi 60 posti letto, con locali di servizio, aree di soggiorno e relax, locali per ristorazione e cucina, locali per amministrazione e sede sociale, palestra e con possibilità in copertura di prevedere un roof garden con piscina scoperta e coffee bar; un parcheggio pubblico di circa 130 posti auto, in posizione baricentrica; un percorso natura anulare per running e bike che si sviluppa nella zona a nord della proprietà sino ad arrivare alle sponde del Nera da utilizzare per le attività di riscaldamento e per il recupero da infortuni dei giocatori. Limitatamente a 4.000 mq rispetto, la società ha richiesto la trasformazione urbanistica a zona residenziale B di completamento, come quella confinante, con accesso diretto da via XX Settembre, prevedendo una cubatura massima 6.900 mc e destinando parte della superficie a parcheggio pubblico a servizio della vicina scuola materna ed elementare». Qui l’idea era di tirar su «due palazzine di sei piani oltre al piano interrato destinato a garages, una strada che permette il diretto collegamento al centro sportivo; le stesse abitazioni, per una parte consistente, potranno essere messe a disposizione dei giocatori della prima squadra. Dovrà essere attuata, previa stipula di una convenzione tra il Comune e la Ternana che, a fronte di un importante investimento sul territorio cittadino con beni che rimarranno comunque pubblici, richiede una durata valutata in 39 anni. Trascorsi in quali l’impianto sarà ceduto all’amministrazione». Come è andata a (non) finire è sotto gli occhi di tutti. Storia passata, ora si cerca di voltare pagina.

APRILE 2012, LA RELAZIONE GEOLOGICA DELL’AREA
MAGGIO 2012, LA RELAZIONE IDRAULICA
IL PLANNING DELL’ORIGINARIO PROGETTO

L’area di Ternanello

La nuova variante e la viabilità

A distanza di quasi un decennio – anche questo è già stato specificato in più circostanze dalla scorsa estate – servirà una nuova variante urbanistica. Al momento infatti l’area è destinata a verde pubblico attrezzato a parco, per il gioco e per lo sport (Gv): «È consentito realizzare strutture che integrino la destinazione d’uso ammessa e cioè attrezzature per il gioco dei bambini, chioschi non fissi, servizi igienici, spogliatoi, impianti per lo sport». C’è da metterci mano. A giudicare dalle slide mostrate durante la presentazione dello studio di fattibilità – per ora ci si è concentrati più sull’impianto sportivo, meno sulla clinica privata – si può intanto capire che l’idea per il traffico è realizzare uno degli accessi da viale Prati, poco dopo il distributore di benzina: «Sì, e non solo quello. C’è l’ipotesi anche di una nuova rotatoria dove c’è attualmente l’impianto semaforico, sarebbe ideale. Sintagma – specifica il project manager Sergio Anibaldi – ha fatto tutto lo studio trasportistico visto che la viabilità di strada di Santa Filomena non è adeguata. Sono previsti due ingressi e ci sarà un sistema per risolvere il problema dei parcheggi per la vicina scuola. Non interverremo su aree che non sono o di proprietà o pubbliche». Niente espropri, come annunciato nel corso della conferenza di presentazione. Al momento le case di cura private sul territorio regionale sono la clinica Lami, Porta Sole, Villa Fiorita, Liotti (Perugia) e Villa Aurora (Foligno), tirate in ballo durante il primo lockdown per aiutare le aziende sanitarie pubbliche.

AUTORIZZAZIONE PER L’ESERCIZIO, IL REGOLAMENTO REGIONALE
ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE E STRUTTURE PRIVATE, IL REGOLAMENTO REGIONALE

L’ingresso da viale Prati

La novità per la valutazione dell’area 

Proprio per Ternanello si è registrata una novità negli ultimi mesi. In sintesi è stata effettuata una valutazione per stabilire il più probabile valore di mercato dell’area: lo scorso 19 novembre l’architetto Andrea Della Sala – uno dei professionisti coinvolti nello studio di fattibilità – ha ‘giurato’ in merito alla perizia tecnico-estimativa redatta. Per quel che concerne il nucleo di ristrutturazione urbanistica (Bc) si parla di 579 mila 600 euro (6.900 metri cubi, la volumetria massima consentita al momento), mentre per l’area destinata a verde pubblico attrezzato a parco, per il gioco e per lo sport la cifra indicata è di 763 mila 34 euro. Con totale di 1 milione 342 mila euro. Risultato? ‘Svalutazione prudenziale’ di 3 milioni 218 mila euro rispetto al dato precedente. Dettagli contabili tecnici. La partita è appena cominciata e dovrà passare anche per l’Oaia e l’Otar, i due organismi – uno per la fase amministrativa e l’altro per quella tecnica – nell’iter per l’accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private. Ed è solo una parte propedeutica della procedura per arrivare al contratto con le Usl locali per erogare prestazioni a carico del Ssr. Il regolamento in tal senso è stato formalizzato sulla base dell’intesa Stato-Regioni del 2015.

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