Un aumento di quasi cento contagiati sul territorio umbro fra martedì e mercoledì. La Regione Umbria ha comunicato l’aggiornamento alla mezzanotte di mercoledì 18 marzo per le positività al Covid-19: sono 334 rispetto ai 247 del giorno precedente, 87 in più. Stabili i pazienti guariti (4) e coloro che si trovano in terapia intensiva (21).
EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON
ALTRE DUE VITTIME PER IL COVID-19 IN UMBRIA
Decessi e ricoveri
Nel pomeriggio di giovedì il bilancio dei morti in Umbria per coronavirus è salito a sei persone: gli ultimi decessi sono quelli di due donne anziane, la prima di Montecchio (Terni) e la seconda di Città di Castello (Perugia). Dei 334 positivi in Umbria, 14 sono di fuori regione. Nella provincia di Perugia i contagiati sono 236, 84 in quella di Terni. I ricoverati sono 90, di cui 64 nell’ospedale di Perugia e 22 in quello di Terni. Di questi, 21 sono in terapia intensiva: 10 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni.
IVANO PESCARI, PRIMO MORTO DI COVID-19 IN UMBRIA
MARTEDÌ 17 MARZO IL DECESSO DI UNA 86ENNE ORVIETANA A TERNI
MERCOLEDÌ 18 MARZO, DUE DECESSI IN UMBRIA PER COVID-19
COVID UMBRIA, ALTRI DUE MORTI: SALGONO A SEI
Isolamenti e tamponi
Le persone in osservazione sono 2.292, 1.616 nella provincia perugina e 676 in quella ternana. I tamponi eseguiti alla data del 18 marzo sono 1.985. In 720 sono usciti dall’isolamento fiduciario, 550 in provincia di Perugia ed i restanti 170 nel ternano.
IL VESCOVO DI TERNI: «NEL DRAMMA SCOPRIAMO CIÒ CHE CI È MANCATO»
Nuovi casi a Terni
Dopo qualche giorno caratterizzato da numeri piuttosto contenuti, giovedì è tornato a salire in maniera relativamente più significativa il numero dei casi di Covid-19 sul territorio comunale di Terni: alla prima serata si registrano sette nuove persone affette dal virus.
Orvieto tocca quota sedici casi
Con l’isolamento contumaciale disposto giovedì dal sindaco di Orvieto Roberta Tardani, verso una persona che si trovava già in isolamento fiduciario, il numero dei positivi residenti sul territorio comunale ha raggiunto le sedici unità.
PROVINCIA DI PERUGIA, CASO DI COVID-19 FRA IL PERSONALE
PRIMO CASO A CASTEL VISCARDO
CITTÀ DI CASTELLO, IL NUMERO DEI CASI SALE A 25
Altri due casi a Gubbio: «Troppa gente in giro»
Il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, ha annunciato giovedì mattina ulteriori due casi di Covid-19: «Saliamo a cinque. Dei due nuovi, uno è ricoverato in malattie infettive. Prendiamo atto del dato: mi sento di ribadire che ancora c’è troppa gente in giro, c’è un abuso nella possibilità di movimento».
Magione tocca quota cinque casi
A Magione il sindaco Giacomo Chiodini, giovedì pomeriggio, ha ufficializzato «due nuovi positivi: è il primo esempio di contagio ‘non esterno’, anche se legato ai casi precedenti. Il numero di persone coinvolte a Magione dalla trasmissione del virus – precisa il primo cittadino – sale a cinque, di cui quattro in quarantena nella propria abitazione (e in buone condizioni) e uno ancora ricoverato in ospedale. Nuovi episodi anche nei vicini comuni di Corciano e Passignano. I due casi di oggi a Magione, comunicati dalla Usl Umbria 1, sono collegati ai contagi conosciuti e riguardano persone già in isolamento da diversi giorni con i propri familiari. Tutta la catena dei contatti era già stata oggetto di indagine. A differenza del passato la trasmissione è però avvenuta internamente al nostro territorio, cioè ‘tra magionesi’».
Si sale anche ad Assisi e Narni
Altri due casi – ora sono tre complessivamente – positivi ad Assisi. Lo annuncia il sindaco Stefania Proietti che è stato informato dall’ufficio igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1. «Si tratta di due uomini che in seguito ai tamponi effettuati nel pomeriggio sono risultati positivi al Covid-19». A Narni contagiata un’altra persona: «In serata sono stato avvertito – le parole del sindaco Francesco De Rebotti – dal servizio sanitario e per questo motivo sto per predisporre l’ordinanza di attivazione in isolamento contumaciale per una cittadina, residente a Narni. La paziente era già in isolamento fiduciario presso la sua abitazione ed è in buone condizioni. La fonte di trasmissione risulta esterna al territorio comunale».
Tre in più a Spoleto. Una guarigione
«Abbiamo registrato tre nuovi casi, sono collegati alle positività precedenti. Un piccolo focolaio, connesso al sistema dei trasporti pubblici, è già circoscritto e si sta procedendo a fare la sanificazione prevista dalla legge: la situazione è sotto controllo. Il paziente di Terni è guarito, lo confermo, penso che a fine settimana tornerà a casa sua», le parole del sindaco Umberto De Augustinis.
TRE NUOVI CASI E PAZIENTE GUARITO, IL MESSAGGIO DEL SINDACO DI SPOLETO
ULTERIORE RIDUZIONE DEL TRASPORTO FERROVIARIO: TABELLA ED ORARI
Baschi, terza positività
Nuova ordinanza di isolamento contumaciale nel comune del ternano. Lo ha comunicato il sindaco Damiano Bernardini: «Il paziente si trova presso la propria abitazione, in buone condizioni di salute. La fonte di trasmissione risulta esterna al territorio comunale. Sono stati individuati i contatti avuti dal soggetto, i quali sono stati sottoposti cautelativamente in isolamento fiduciario». Si tratta del terzo caso.
Fials Umbria
Il segretario regionale della Fials (Federazione italiana autonoma lavoratori sanità) ha mandato una missiva all’assessore Luca Coletto: «Considerate le condizioni di sicurezza e prevenzione in cui versano tutte le aziende dell’Umbria che rischiano di esporre direttamente personale ed utenti a possibile contagio sia rispetto alla mancanza di adeguati presidi di sicurezza ma soprattutto alla messa in essere dei relativi percorsi sanitari e protocolli attuativi tra tutte le aziende, la scrivente viene a richiedere che codesto assessorato metta a disposizione , di ogni singola azienda, personale qualificato ed esperto nei sistemi di prevenzione sanitaria, preferibilmente di provenienza dalla protezione civile o dall’esercito con il compito di un diretto supporto alle direzioni generali».
LA CONFCOMMERCIO AI SINDACI: «SOSPENDETE PAGAMENTO TASSE LOCALI»
Ancora sanificazioni a Terni: polizia di Stato
Dopo il primo passaggio negli uffici comunali, il gruppo di lavoro guidato da Cristiano Romiti si è attivato giovedì mattina – sempre a titolo gratuito – per la sanificazione delle auto della questura di Terni, polizia di Stato e Stradale.
CNA COSTRUZIONI: «FERMARE I CANTIERI NON URGENTI»
Provincia Terni: sanificazione. 80% in smart working
Palazzo Bazzani rende noto che «l’amministrazione provinciale ha adeguato strutture, servizi e organizzazione ai dettati dei Dpcm governativi per l’emergenza. Il presidente della Provincia Giampiero Lattanzi e i dirigenti Maurizio Agrò e Gioia Rinaldi hanno attivato le procedure previste adeguando strutture e servizi alle modalità stabilite dalle norme in materia di emergenza. Circa l’80% dei dipendenti lavora attualmente in smart working e lavoro agile da casa. L’amministrazione sta procedendo in queste ore all’individuazione del sistema di gestione delle timbrature con controllo da remoto tramite app ed ha già messo a disposizione dei dipendenti tutti i supporti on line per il lavoro da casa, in particolar modo accesso alla posta aziendale per ogni lavoratore, pec e ricezione di comunicazioni depositate al protocollo. Sono inoltre in via di ultimazione le procedure di abilitazione agli accessi ai portali della pubblica amministrazione riguardanti le gare d’appalto, i trasporti, le tematiche economico-finanziarie e tutti gli altri con i quali l’ente lavora ordinariamente durante l’anno. L’ufficio protocollo dell’ente rimane aperto al pubblico con le modalità già stabilite e regolate su appuntamento. Aperta anche la portineria e il centralino, in sede prosegue l’attività della polizia provinciale e quella dei circoli stradali per l’ordinario controllo delle strade di competenza. Attivate tutte le operazioni di sanificazione degli uffici centrali e delle sedi periferiche. L’amministrazione ha proceduto alla fornitura di dispenser, gel disinfettanti e guanti in lattice per la protezione delle mani. Per quanto riguarda le mascherine, di difficile reperimento in loco, si sta aspettando la fornitura governativa. In tempi brevi verrà eseguita anche la sanificazione degli ambienti di lavoro, mentre le norme comportamentali corrette per evitare il contagio sono state rese pubbliche sia con affissioni all’interno delle sedi che con invio mirato agli account di posta di ciascun dipendente e sia con la pubblicazione sulla rete intranet».
ANCHE ‘I PAGLIACCI’ DONANO AL ‘SANTA MARIA’ DI TERNI
L’appello del sindaco di Calvi dell’Umbria
In merito all’emergenza il sindaco di Calvi dell’Umbria Guido Grillini comunica ai cittadini che l’amministrazione comunale sta proseguendo nelle attività di prevenzione e di monitoraggio sul territorio: «Non date ascolto a voci non attendibili che possano allarmare – afferma il primo cittadino – poiché nel momento in cui si dovessero verificare dei casi di positività al coronavirus, sarà l’amministrazione direttamente a darne comunicazione alla cittadinanza, ovviamente omettendo il nome degli eventuali soggetti, come prevede la legge sulla privacy. Chiedo ai cittadini, in questa settimana e in quelle a venire, di rispettare le regole che ci sono state imposte ma che sono necessarie per il nostro bene e per quello dell’intera nazione. È stato attuato un primo intervento di sanificazione del territorio comunale, sabato 14 marzo, effettuato dal gruppo comunale della Protezione civile che ha provveduto a sanificare alcune zone del paese dove il passaggio delle persone è maggiore. Le operazioni di bonifica hanno riguardato gli spazi antistanti le attività commerciali del centro e delle frazioni, l’ufficio postale, lo sportello bancario e i giardinetti. Il secondo intervento invece ha riguardato la sanificazione delle scuole. Stiamo raggiungendo le persone anziane e sole e che non hanno parenti che possano prendersi cura di loro. Chiedo quindi ai cittadini – prosegue il sindaco Grillini – di segnalare e a dare notizia di quelle situazioni che possono essere attenzionate da parte del Comune chiamando il nostro centralino (0744.710158), in modo da poter intervenire».
La Tesei ‘chiama’ le cliniche private
La Regione ha chiesto ad alcune strutture sanitarie private (Lami, Porta Sole, Liotti, Villa Fiorita, Villa Aurora) la disponibilità a fornire ai servizi delle aziende sanitarie pubbliche alcuni dispositivi e apparecchiature utilizzate nelle sale operatorie e qualunque altra strumentazione utile per l’assistenza a pazienti da destinare a terapie sub-intensive e/o intensive. Il tutto prendendo atto che è già stata data indicazione dalla Regione alle strutture sanitarie private di sospendere tutte le attività programmate e procrastinabili, fatte salve, quindi, le urgenze in atto. «Appare chiaro che il sacrificio richiesto in questo momento di difficoltà – le parole della Tesei – si rende necessario per garantire a tutta la nostra comunità cure adeguate ed assistenza continuativa. Ringrazio fin da ora per il fattivo ed importante contributo che le strutture contattate vorranno dare allo sforzo in atto per il contenimento e la cura della pandemia. Ora, più che mai, è necessario fare squadra. Sono certa che ognuno di noi sia pronto a fare la propria parte per il bene comune».
Pd, la proposta solidale dei consiglieri regionali
«È il momento di scegliere e di agire, in maniera solidale e concreta a fianco della nostra regione, a sostegno delle persone che in questo momento stanno combattendo questa guerra. Chiediamo perciò alla presidente della Regione Umbria, a tutta la giunta e a tutti i consiglieri di donare, una tantum, metà della loro indennità per fronteggiare l’emergenza. I consiglieri regionali del Pd lo faranno non appena sarà attivato il conto corrente della Regione Umbria». A lanciare la proposta è il capogruppo Tommaso Bori insieme ai colleghi del Pd, Simona Meloni, Michele Bettarelli, Donatella Porzi e Fabio Paparelli. La somma verrà versata nell’apposito conto corrente bancario della Regione Umbria, istituito mercoledì grazie «ad un importante emendamento da noi votato al ddl della manovra di bilancio e destinato a raccogliere donazioni da destinare a tutti quegli interventi che possano contrastare gli effetti diretti ed indiretti del coronavirus nei nostri territori».
Paparelli (Pd) scrive alla Tesei: «Più tamponi e screening del personale sanitario»
Il consigliere regionale del Partito democratico Fabio Paparelli ha inviato giovedì una lettera alla presidente della giunta regionale Donatella Tesei dove scrive: «Nello spirito di piena, leale e reciproca collaborazione mi permetto di portare alla sua attenzione alcune questioni particolarmente sensibili che, mi auguro, possano essere oggetto di una rapida soluzione nell’interesse delle nostre comunità. Pensando di interpretare il sentimento di preoccupazione di molti cittadini e, in particolare, quello diffuso tra gli operatori della sanità, sono a rappresentarle la necessità di potenziare immediatamente i servizi di prevenzione e diagnosi attualmente impegnati sull’emergenza Covid19. Considerando infatti il forte aumento di contagi e positività al virus riscontrati in Umbria negli ultimi giorni, si rende ormai indispensabile provvedere alla distribuzione di un maggior numero di tamponi alle Usl e quindi ai distretti territoriali per poter consentire ai diversi territori di individuare ed eventualmente isolare le persone purtroppo positive. Ad oggi il numero dei tamponi effettuati sul territorio è troppo esiguo rispetto alle reali necessità e se la scelta iniziale di effettuare l’analisi dei tamponi esclusivamente presso l’istituto di microbiologia dell’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia, aveva un senso rispetto alla esiguità dei numeri, oggi occorre fare di più. Pur apprezzando che da qualche giorno, seppure ancora in via sperimentale, sia stato abilitato anche l’ospedale di Terni per l’analisi dei tamponi effettuati senza ogni giorno doverli portare a Perugia – prosegue Paparelli -, è evidente che al momento sono, a detta degli stessi operatori, insufficienti e mal distribuiti nel territorio regionale. La gravità della situazione imporrebbe scelte forse più drastiche e tempestive, come quella di autorizzare le due Usl anche all’acquisto autonomo dei tamponi e di utilizzare tutti i laboratori di analisi pubblici e privati idonei per l’analisi dei tamponi stessi, ovviamente previa autorizzazione dell’Iss, come già fanno altre regioni, creando così una rete pubblico-privata di laboratori e dando maggiore efficienza del sistema. Ritengo altresì opportuno sottoporre alla sua attenzione ed al fine di mettere maggiormente in sicurezza il personale medico-sanitario, uno screening di massa di quanti si trovano eroicamente più esposti ai rischi di contagio. Sono certo che ella sarà sensibile a queste istanze e provvederà a verificarne la fattibilità già dalle prossime ore».
Linea ‘psicologica’ dedicata all’ospedale di Terni
Per tutta la durata dell’emergenza sanitaria Covid-19, il servizio di psicologia ospedaliera dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni ha messo a disposizione una linea telefonica dedicata in via prioritaria ai familiari dei pazienti ricoverati, ai pazienti in regime di ricovero che autonomamente vogliano contattarci e ai dipendenti direttamente coinvolti nell’assistenza dei pazienti Covid-19. Per parlare con gli psicologi dell’azienda ospedaliera è possibile contattare il numero 0744.205968 lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle 14, martedì e giovedì dalle ore ore 8.30 alle 17. «Si precisa – è la nota dell’ospedale – che tale numero deve essere utilizzato per necessità di carattere esclusivamente psicologico e che l’intervento psicologico non rappresenta in alcun modo un tramite con i reparti relativamente ad informazioni di carattere clinico e di salute del familiare ricoverato».
Stroncone, via con le donazioni
Il sindaco Giuseppe Malvetani informa che il Comune ha deciso di attivare «un conto corrente dedicato alla raccolta fondi per sostenere gli sforzi dei sanitari e dei volontari in prima linea per questa emergenza Coronavirus. Potete dare il vostro contributo, piccolo o grande che sia, tramite bonifico all’Iban: IT34D0306972760100000300004 intestato a ‘Comune di Stroncone – raccolta fondi emergenza coronavirus’, indicando come causale: ‘Donazione emergenza Covid-19’. Queste donazioni sono, tra l’altro, fiscalmente detraibili al 30% ex art. 66 DL n. 18 del 17 marzo 2020. I fondi raccolti saranno destinati, in parti uguali, all’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni e al centro regionale di Protezione civile».