Il dialetto ternano sbarca a Radio Deejay

Lo ‘zerologo’ Francesco Lancia ha ‘tradotto’ alcuni degli slogan più utilizzati dal leghista Salvini, gag esilarante

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Umbria sotto i riflettori della scena politica nazionale, almeno per qualche giorno, ma anche della satira. Sta facendo il giro del web l’audio della trasmissione radiofonica di Radio Deejay ‘Chiamate Roma Triuno Triuno’ in cui Francesco Lancia, autore, improvvisatore, speaker e doppiatore di Terni che da anni collabora con il Trio Medusa, ha tradotto in ternano alcuni degli slogan più utilizzati dal leader della Lega, Matteo Salvini. Ne sono usciti 6 minuti esilaranti, non solo per chi questo dialetto lo mastica.

LO ZEROLOGO FRANCESCO FRANCIA

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La gag

E così il compendio leghista-ternano non poteva non partire dalla frase ‘must’ «Prima gli italiani» – diventata per l’occasione, con buona pace dei cugini di Perugia, «Prima quelli de Terni, poi tutti l’altri, ultimi li perugini» – passando per «Basta co’ sto pipinaro» («Basta chiacchiere») fino a «Ce senti cerqua’?» («Hanno incassato una sonora sconfitta»). Per chiudere, elencando solo alcune delle frasi che hanno strappato risate al famoso Trio, con un ‘classico’ (rivisitato per l’occasione), come «Pallone (nella tradizione è Fere, ndr), … e pampepato». E lo ‘zerologo’ Francesco Lancia, ancora residente in Umbria, ha votato domenica? «Non sono andato a votare – ha spiegato ai microfoni del Trio Medusa -, sono rimasto bloccato a Milano. Avrei voluto, anche se il mio voto non avrebbe spostato».

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