‘Dirty Soccer’, gare alterate: nuovi avvisi

Prosegue il lavoro della procura di Catanzaro. Gubbio speranzoso nel ripescaggio

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Prosegue l’operazione ‘Dirty Soccer’ della procura di Catanzaro in merito alle combine di diverse partite di Lega Pro 2014-2015. La polizia sta notificando infatti nuovi avvisi di garanzia per i personaggi coinvolti nell’inchiesta: alcuni di loro era già indagati in precedenza. Contestata la frode sportiva, aggravata dall’essere oggetto di concorsi pronostici. E il Gubbio incrocia le dita per il ripescaggio.

Le partite Le partite di riferimento sono cinque e in due di queste c’è – non coinvolto con nessun dirigente né calciatore nella vicenda – il Gubbio: si tratta delle sfide con il Tuttocuoio in Toscana (29 marzo 2015) e quella interna con il Santarcangelo (19 aprile 2015).

Il ripescaggio E proprio a causa dell’operazione ‘Dirty Soccer’ i rossoblù sperano di poter essere ripescati – retrocessi dopo i playout – nella terza serie italiana. Obiettivo tuttavia complicato dalla decisione del consiglio federale di ridurre l’organico della Lega Pro a 54 squadre, 18 per girone: l’eliminazione di 6 formazioni ha di fatto azzerato o quasi le speranze di poter far parte del prossimo torneo, cosa che invece sarebbe stato molto probabile con il mantenimento del vecchio formato. Per la società del presidente Sauro Notari c’è da attendere comunque il 12 agosto, quando inizierà il processo sportivo per Savona e Teramo: entrambe potrebbero dire addio a causa della responsabilità diretta e favorire così l’ingresso degli eugubini.

«Noi estranei» La società rossoblù si dichiara «del tutto estranea ad eventuali situazioni relative alle partite disputate nelle quali si trova suo malgrado coinvolta; i propri dirigenti e collaboratori, oltre che tesserati della passata stagione, non risultano essere stati raggiunti da alcun avviso di garanzia e, nel rispetto dell’attività degli organismi inquirenti, la società evidenzia la propria correttezza, trasparenza e lealtà sportiva nell’agire, prendendo con fermezza le distanze da ogni situazione non riconducibile alla propria volontà e responsabilità».

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