Dissesto Comune Terni, l’Osl rimette mano al piano di estinzione debiti

Errori materiali e necessità di rettifica a quattro mesi dall’approvazione: focus su oneri di liquidazione Osl, vertenze legali e debiti

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di S.F.

È una delibera curiosa quella approvata mercoledì mattina dall’Organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni. Il trio composto da Giulia Collosi, Massimiliano Bardani ed Eleonora Albano ha rimesso mano ad uno degli atti più rilevanti firmati nell’ultimo quinquennio, vale a dire l’approvazione del piano di estinzione dei debiti datata 23 dicembre 2022. Motivo? Tre errori materiali che, tuttavia, a livello di cifre qualcosa muove.

DICEMBRE 2022, L’APPROVAZIONE: MASSA PASSIVA A QUOTA 57,3 MILIONI
RIFIUTI ED ACCANTONAMENTI: IL TOTALE SUPERA I 15 MILIONI DI EURO

Uno degli errori

Gli errori

Perché a quattro mesi di distanza ci si è tornati? In primis perché per errore – si parla degli oneri di liquidazione sostenuti dall’Osl fino al 31 ottobre 2022 – erano stati indicati ‘solo’ 94.293 euro per acconti già liquidati. Invece la cifra corretta è di 282.879 euro, il compenso lordo previsto dal decreto del 9 novembre 1995. Il secondo passaggio riguarda le spese per vertenze legali di competenza Osl: nell’atto di dicembre sono stati inseriti 23.920 euro che, invece, «non corrispondono ad incarichi conferiti». Si taglia. L’ultima correzione è legata a debiti (di bilancio e fuori), ma solo per delle righe aggiunte che non servivano. A ben vedere una riguarda gli accantonamenti per giudizi pendenti dal valore di 9,6 milioni di euro. Ora non c’è più.

IL DOCUMENTO DI DICEMBRE E LE OSSERVAZIONI
NELLA MASSA PASSIVA ANCHE L’AGENZIA DELLE ENTRATE

Gli oneri di liquidazione

Il totale degli oneri di liquidazione

Per quel che concerne il totale degli oneri di liquidazione sostenuti dall’Osl, lo ‘schema’ aggiornato dà un totale di 1 milione e 276 mila euro (in precedenza era di 1 milione 111 mila euro). La somma più rilevante è per gli incarichi attività di supporto per l’ufficio tributi: oltre 800 mila euro tra Kibernetes, Terni Reti, Municipia e Ica. Ovviamente le modifiche odierne non cambiano il piano a livello di tempistiche: a stretto giro è atteso il via libera dal ministero dell’Interno.

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