Dissesto Terni, piano estinzione debiti: massa passiva totale da 57,3 milioni

Collosi, Albano e Bardani firmano l’atto: 3.724 istanze dal 2018, massa attiva da 81,7 milioni. Accantonati oltre 15 milioni per i rifiuti dei creditori. Palla al ministero dell’Interno

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di S.F.

Un totale di 3.724 istanze di ammissione alla massa passiva dal 2018  – circa la metà, 1.990, riguardano la polizia Locale per debiti legati a notifiche di verbali – con un totale di massa attiva superiore agli 81 milioni di euro, passiva ammissibile alla liquidazione di 57,3 milioni di euro e differenza di 23 milioni. Sono in estrema sintesi alcuni dei numeri più rilevanti approvati dall’Organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni per via del dissesto: mercoledì l’Osl ha dato il via libera al piano di estinzione delle liquidità (documento).

RIFIUTI ED ACCANTONAMENTI: IL TOTALE SUPERA I 15 MILIONI DI EURO
LO STRALCIO DEL 40%: PROCEDURA SEMPLIFICATA

I ‘conti’

L’esito

A questo punto, atteso da mesi e annunciato in primavera dalla presidente dell’Osl Giulia Collosi, si arriva dopo la verifica dell’ammissibilità dei debiti alla massa passiva sulla base di elementi probatori in seguito alla dichiarazione di dissesto – firmò l’allora commissario straordinario Antonino Cufalo – del 1° marzo 2018. Il grosso del check è stato fatto dalla direzione attività finanziarie. I risultati? Massa attiva da 81,7 milioni, spese per la gestione liquidatoria da 1,1 milioni, massa attiva residua da 80 milioni, massa passiva ammissibile alla liquidazione da 57,3 milioni e differenza da 23,3 milioni. C’è poi la massa attiva vincolata giacente in tesoreria da 5 milioni e quella passiva ammissibile – si parla di gestione liquidatoria vincolata in questo caso – alla liquidazione da 5,5 milioni.

1° MARZO 2018, IL COMUNE ENTRA IN DISSESTO
MARZO 2022, LA COLLOSI E IL PIANO DI ESTINZIONE

L’organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni

Adozione e accantonamenti. Palla al ministero

Che succede dunque? Che l’Osl ha adottato il piano di estinzione delle passività con un discreto numero di allegati a corredo, tutti di natura tecnica (residui attivi, passivi, debiti fuori bilancio ecc.). Per quel che concerne le transazioni non accettate con procedura semplificata e stralcio del 40% del credito totale, la cifra accantonata totale è di 15,7 milioni di euro. «Per varie ragioni, sono rimaste alcune posizioni debitorie che non possono essere ammesse né tantomeno escluse dal piano di estinzione, ma che potrebbero essere ammesse alla massa passiva sino all’approvazione del rendiconto finale», viene specificato.Il documento sarà ora inviato al ministero dell’Interno per l’approvazione. Non solo al Viminale avranno l’atto: trasmissione anche al prefetto, alla Corte dei conti – sezione regionale di controllo -, il sindaco Latini e organo di revisione del Comune.

DISSESTO TERNI VERSO LA CHIUSURA. MA DECINE DI MILIONI IN SOSPESO

Le curiosità e le osservazioni: multe e transazioni

Sono diversi i passaggi interessanti nel documento da oltre 70 pagine firmato dai tre componenti dell’Organo straordinario di liquidazione. Esempio? «Questo Osl ritiene che debbano essere rideterminati gli accertamenti relativi alle violazioni del Codice della Strada, i più vetusti dei quali risalgono dal 2006. Benchè sollecitato, il dirigente competente non ha ritenuto procedere al merito». Focus anche sui rifiuti dei creditori: «L’importo delle proposte transattive non accettate è estremamente significativo. Va considerato, peraltro, che la parte più consistente dell’importo totale, deriva dalla mancata accettazione della proposta da parte del Comune di Terni, per crediti vantati a norma dell’art.6, comma 3, lettera a) del Dpr 378/1993 e a titolo di rimborso del fondo anticipazione di liquidità. Significativi anche i valori relativi alle proposte non accettate dal Servizio Idrico Integrato e dalla Provincia di Terni, nonché il credito vantato per i servizi di mensa scolastica dalla società All Food Spa, credito ceduto ad una società finanziaria».

Dissesto Terni, piano estinzione debiti: osservazioni e dettagli dell’Osl – DOCUMENTO

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