Ex Dicat, scattano i sei mesi per trasferire materiale archivio

Terni – A distanza di tre mesi dall’asta c’è l’aggiudicazione definitiva alla Centro Plast: l’atto di compravendita sarà firmato solo una volta completato lo spostamento

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di S.F.

Il degrado odierno

La storia sarà lunga e lo si intuisce già dal primo passaggio propedeutico all’avvio dell’operazione di restyling. A tre mesi dall’asta pubblica per l’ex Dicat di via Vittime delle Foibe è stato firmato l’atto con il quale si dà il via libera all’aggiudicazione definitiva alla Centro Plast srl della famiglia Centinari, unica partecipante con un’offerta di 1 milione e 60 mila euro. Uno step utile in particolar modo per il trasferimento del numeroso materiale d’archivio presente nella struttura di via Vittima delle Foibe. C’è un timing da rispettare.

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Rifiuti a volontà

Sei mesi

Il direttore generale Stefano Centinari, nel dare delucidazioni sull’idea progettuale per l’area, lo scorso giugno aveva spiegato che l’obiettivo è completare il restyling entro sette anni. Ora con l’aggiudicazione definitiva firmata si può procedere al lavoro sull’ostacolo iniziale, ovvero lo spostamento del materiale cartaceo – per lo più legato ad atti della polizia Locale e dell’ufficio elettorale – che si trova nei vari piani dell’edificio: il Comune ha individuato i magazzini comunali – in periferia, attualmente in uso – per il trasferimento che, come prevede il bando d’asta, è a carico della Centro Plast, in attesa di ricevere input in tal senso. Ci sono sei mesi di tempo a disposizione per ultimare l’operazione. La società nel contempo ha versaro la cauzione provvisoria da 211 mila euro.

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Un ‘ospite’ attuale dell’edificio

Degrado infinito

Per il momento non ci sarà alcuna stipula dell’atto definitivo di compravendita. Il motivo è legato proprio al materiale cartaceo da rimuovere: non si firmerà fin quando non resterà nulla all’interno dell’ex Dicat. La certezza resta il degrado ben visibile della struttura, in particolar modo nell’area esterna rivolta verso via Vittime delle Foibe: in pochi metri quadrati c’è la consueta, notevole quantità di rifiuti (ci sono anche una bicicletta e una coppa malandata gettata nel verde) a due passi dalla strada. Visto il recente passato è difficile immaginare che a stretto giro possa cambiare

Materale da trasferire

qualcosa.

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