Ex Dicat Terni, nuovo tentativo: asta fissata

Partita la procedura per l’alienazione dopo i vari tentativi a vuoto: appuntamento il 9 aprile. L’eventuale aggiudicatario dovrà farsi carico del trasferimento dell’archivio

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di S.F.

Il blitz del settembre 2019

Già tre aste pubbliche a vuoto per un’area spesso – ultimo caso con denunce a settembre, quando ci fu il blitz delle forze dell’ordine – oggetto di bivacco con inevitabile degrado a corredo. Si tratta dell’ex Dicat di via Vittime delle Foibe, a pochi passi dalla ‘Lancia di Luce’ a Terni: a due anni dalla variante parziale al Prg per renderla più appetibile, il Comune ci riprova per l’alienazione. L’appuntamento è fissato per il 9 aprile sotto la gestione del dirigente alle attività finanziarie Claudio Carbone. Il prezzo a base d’asta è quello fissato nel 2018 post novità per le destinazioni d’uso, ovvero 1 milione e 58 mila euro.

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L’interno

Il nuovo tentativo

La superficie complessiva da alienare è di 2.450 metri quadrati e il comparto è suddivisa in tre zone dopo la variante parziale approvata nel marzo 2018 dall’ex commissario straordinario del Comune Antonino Cufalo: la prima destinata ad attrezzatture di interesse comune con quota residenziale, una seconda a verde privato con intervento di edilizio diretto e, a chiudere, l’ultima per la viabilità. Lungo l’elenco delle possibilità a disposizione: dai servizi socio-sanitari (piccole strutture sanitarie ) ai centri diurni con servizi di residenzialità, passando per i centri comunitari per anziani, uffici di cittadinanza, ristoro, sedi di imprese finanziarie e attività ricettive alberghiere/extralberghiere. Per quel che concerne il residenziale si parla invece di collegi, case per studenti, convitti ed edificio temporaneo turistico fino ad un massimo del 50% della volumetria – incrementa fino a 6.481 metri cubi – realizzabile.

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Parte dell’archivio all’ex Dicat

Il materiale cartaceo

In primis servono 211 mila 600 euro per la cauzione provvisoria (il 20% sul totale a base d’asta) per farsi avanti. C’è un altro aspetto da tenere in considerazione: l’eventuale aggiudicatario dovrà farsi carico – a proprie spese – del trasferimento del materiale di archivio presente nell’ex Dicat. Tempo a disposizione? Sei mesi dall’aggiudicazione definitiva. C’è un problema: per ora – della questione se ne è parlato spesso in commissione negli ultimi anni – è ancora da individuare l’immobile dove posizionarli. E non si tratta di un paio di fogli.

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