Farmacie assaltate fra Terni e Perugia: rapinatori incastrati dalla colazione

Le indagini che hanno consentito di individuare i due soggetti – italiani – che erano entrati in azione lo scorso 29 marzo

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di F.T.

Cambiava tutto, abbigliamento, scarpe, borsa dove infilare i soldi, persino la mascherina. Ma non cambiava l’auto – una Fiat Punto grigia di proprietà della madre del complice -, ed è questo uno dei dettagli che ha consentito di incastrare i due rapinatori che lo scorso 29 marzo avevano assaltato a mano armata due farmacie fra Terni (Aita di viale della Stazione) e Ponte San Giovanni (comunale di via della Scuola). In totale si erano portati via – con le azioni principali condotte, a mano armata, da un 46enne originario di Bologna e residente a Viterbo – circa 3.700 euro: 2 mila a Terni e 1.700 a Ponte San Giovanni. L’indagine che li ha incastrati è stata eseguita dalla squadra Mobile di Terni, guidata dal dirigente Davide Caldarozzi, e dal pm Camilla Coraggio.

Terni e Perugia, i video delle rapine nelle due farmacie

Le indagini

Appreso che quel giorno le rapine ad altrettante farmacie, compiute in Umbria, erano state due nel giro di un paio d’ore, gli inquirenti hanno subito sospettato che la ‘mano’ potesse essere la stessa. Così le indagini, in collaborazione con i carabinieri del comando stazione di Ponte San Giovanni, sono partite dall’acquisizione delle immagini delle telecamere che potevano aver immortalato i rapinatori, nel corso delle azioni ma anche durante il tragitto fra Terni e Perugia e nei momenti precedenti gli ‘assalti’.

La sosta al bar

Così, in un orario compatibile con il viaggio fra i due capoluoghi, la polizia di Stato ha potuto valutare alcuni filmati acquisiti presso l’area di servizio di Acquasparta lungo la E45, dove i due – rapinatore e complice/conducente, che è un 42enne originario della provincia di Cosenza e residente a Montalto di Castro (Viterbo) – si erano fermati per bere un caffè e mangiare qualcosa, rifocillandosi prima di compiere la seconda rapina. Dalle immagini gli inquirenti sono riusciti anche risalire alla targa dell’auto dei sospetti e le testimonianze raccolte in loco hanno fatto il resto, con uno dei due – il 46enne – che aveva chiesto di poter cambiare una 70ina d’euro in monete che aveva con sé e descritto come piuttosto nervoso, impegnato a ‘giocherellare’ con gli stessi soldi – come se li stesse contando – prima di rimettersi in auto. Peraltro con indosso le stesse scarpe bianche che avrebbe usato poi nel blitz di Ponte San Giovanni.

Farmacie rapinate a Terni e Perugia: indagini parallele

L’arresto in flagrante a Grosseto

A chiudere il cerchio è stata una terza azione criminale, tentata sempre ai danni di una farmacia il 7 aprile seguente in quel di Grosseto. Lì i due erano stati arrestati in flagrante, con recupero della pistola – presumibilmente vera – usata nelle rapine, forse la stessa di Terni e Ponte San Giovanni. Il 46enne, peraltro sottoposto a sorveglianza speciale, era finito in carcere nella città toscana mentre il complice 42enne, ai domiciliari nella terra d’origine, la Calabria. Ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Terni Barbara Di Giovannantonio, che ha accolto quanto chiesto dal pm Coraggio, sono stati gli agenti della Mobile ternana. Ora entrambi sono in carcere, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Alle spalle, precedenti di vario tipo: reati contro il patrimonio e di droga per l’uomo di origini bolognesi, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale per il cosentino.

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