di S.F.

Convincere che lui può essere il tecnico in grado di dare la svolta per, quantomeno, tentare la risalita. Non è semplice per Ferruccio Mariani che, al di là della posizione di partenza già deficitaria di suo – il tecnico di Acilia ha iniziato la sua avventura in prima squadra già da ultimo visto che a Cesena si è giocato di domenica – deve fare i conti anche con l’avversione immediata di una parte della tifoseria rossoverde: una difficoltà tira l’altra in casa Ternana, scesa in campo sabato mattina per l’allenamento di rifinitura e in viaggio – via Roma – verso Brescia per affrontare il Brescia dell’ex capitano Biagio Meccariello. Inutile ribadire che una sconfitta in terra lombarda trasformerebbe da critica a disperata la rincorsa salvezza delle Fere. Diretta su umbriaOn dalle 17.
Clima ostile Da quando Pochesci è stato allontanato – «decisione presa in ritardo», il mea culpa di Stefano Bandecchi – dalla guida tecnica della Ternana il clima si è scaldato tra società, giocatori e supporter. Non tutta, ma una buona parte sì. In sostanza Mariani si è ritrovato a fare i conti con la delusione di quei tifosi che considerano – e tuttora molti ne invocano il ritorno, dando addosso all’ex vice di Luigi Simoni – il trainer romano il ‘loro’ allenatore e l’amarezza della piazza per un mercato invernale deludente. Definito «demenziale» dallo stesso imprenditore livornese. E dunque la scelta della proprietà di non affidarsi a un tecnico più navigato, o comunque con maggior esperienza nel torneo cadetto, la sta ‘pagando’ anche lo stesso Mariani. Doppia contestazione, ‘invito’ a dimettersi «se hai le palle e sei uomo» e ambiente ostile nei suoi confronti. Il tutto a pochi giorni dal suo arrivo sulla panchina della prima squadra. Alla faccia del bisogno di unità e compattezza. Valutazioni e conti si faranno alla fine, o almeno dovrebbe essere così.

LA TERNANA E IL ‘NUOVO’ LAVORO FISICO CON GAROFALO
La comunicazione «Io vi dico la verità, sono sincero». Un punto d’appoggio comunicativo di Mariani in questa prima fase da tecnico della Ternana si è basato finora proprio sulla volontà di esternare il reale pensiero, al di là dei personaggi coinvolti e del momento: lo ha fatto ricordando la bagarre del 2016 con Stefano Ranucci e il fatto che non avrebbe accettato di venire a Terni se avesse saputo che era lui in realtà la prima scelta nella scorsa estate. E non Pochesci, poi Bandecchi si è lasciato convincere (parole del livornese).
MARIANI: «ERO PRIMA SCELTA IN ESTATE? NON SAPEVO, ALTRIMENTI NON SAREI VENUTO. SONO RISPETTOSO»

Contestazioni e soluzioni Venerdì Mariani ha parlato brevemente anche di questo aspetto. Del complicato approccio con i supporter e la soluzione per venirne a capo: «Credo – ha commentato – che il tifoso, quando le cose vanno male, è giusto che contesti. Mi devo far apprezzare per ciò che vado a fare la domenica e voglio essere giudicato per il lavoro: non c’è alcun problema con le contestazioni, non sono permaloso e nel caso conta il risultato alla fine. Il risultato – ha concluso – ti permette di lavorare diversamente e soprattutto consentirebbe alla Ternana di salire in una classifica non bella». Atto terzo a Brescia.
RAIMONDO MARINO, IL ‘TAGLIO’ DEL FIGLIO E L’AFFONDO SU POCHESCI
I convocati per la sfida del ‘Rigamonti’ sono 23. Nel gruppo partito per la Lombardia non figurano i ‘tagliati’ Marino e Capitani, l’infortunato Bleve e lo squalificato Rigione(in campo nel pomeriggio con la ‘Primavera’ nella sfida al Benevento). Mariani ha già confermato la replica del sistema tattico scelto per la sfida alla Virtus Entella: «Giocano Vitiello e Valjent dietro, il terzo è da vedere». Nel 3-4-1-2/3-4-3 possibile rientro da titolare per Paolucci (con tanto di mascherina). Arbitrerà l’incontro Daniele Minelli della sezione di Varese. Intanto sul fronte svincolati tutto tace.