Fiumi di cocaina per Terni, cinque arresti

Sono altrettanti cittadini albanesi. La ‘base’ nella zona di Collescipoli. Erano il punto di riferimento dei principali spacciatori in città

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Cinque arresti: sono quelli eseguiti dai carabinieri del nucleo investigativo di Terni, coordinati dal maggiore Giuseppe Nardò, e che – eseguiti in carcere su ordine del gip di Terni Barbara Di Giovannantonio – riguardano altrettanti cittadini albanesi. L’operazione, coordinata dal pm Marco Stramaglia e dal procuratore capo Alberto Liguori, è stata ribattezzata ‘Quarantena’ visto che i principali elementi d’indagine sono emersi nel periodo più restrittivo dell’emergenza Covid. Il gruppo è accusato, a seguito dell’inchiesta andata avanti per alcune settimane, di gestire un vasto traffico di cocaina fra il nord Italia e Terni, stimato in circa tre chilogrammi di ‘bianca’ solo negli ultimi tempi: droga che veniva confezionata e ceduta ai principali spacciatori ‘all’ingrosso’ attivi sulla piazza di Terni. I cinque erano stati arrestati in flagrante lo scorso 11 giugno, dopo il blitz dell’Arma presso la loro ‘base’, un’abitazione in strada di Morgnano nella zona di Collescipoli, ed ora, all’esito dei numerosi elementi raccolti, la procura e quindi il tribunale hanno inteso ‘blindare’ gli arresti.

L’arresto di marzo

Gli arrestati – riferisce l’Arma – sono sospettati di aver rifornito la piazza ternana di circa tre chilogrammi cocaina in meno di due settimane, riuscendo a comprare, confezionare nella loro casa-base e vendere un chilo di cocaina per volta in pochissimi giorni. Tutto è partito da un arresto effettuato lo scorso marzo dai carabinieri del Nor di Terni a borgo Bovio: in manette ci era finito un 24enne albanese trovato con 500 grammi di ‘bianca’, già suddivisa in dosi, e oltre 14 mila euro in contanti. Da lì si è sviluppata l’indagine ‘Quarantena’ con gli arresti in flagrante dell’11 giugno scorso – sequestrati oltre 300 grammi di cocaina e quasi 5 mila euro in contanti – fondata anche su elementi come immagini video, grazie alle telecamere piazzate dagli investigatori nella casa utilizzata dai cinque a Collescipoli, e intercettazioni telefoniche e ambientali. Con l’esecuzione dell’ordinanza del gip, i soggetti – già in carcere – hanno così scoperto di essere stati tenuti d’occhio e monitorati per giorni.

Chi sono

Gli arrestato sono il 28enne Ruzhdi Guga, Ervis Kaziu (22), Erjon Aliaj (40), Iljaz Bushi (28), Dorian Lusha (24). I primi due sono difesi dall’avvocato Daniela Paccoi e gli altri tre dalla collega Donatella Panzarola, del foro di Perugia. Tutti, all’atto dell’interrogatorio di garanzia, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Improbabile, per il momento, che i rispettivi legali vadano al Riesame per ottenere una revisione delle misure. La strada potrebbe essere quella di essere sentiti, intanto, dal pm e poi procedere con successive istanze.

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