Impianti sportivi Terni, tanti problemi

Collescipoli, Cesi, Collestatte, Papigno e San Giovanni: dagli spogliatoi ai parcheggi passando per le gradinate e le scorie Ast, guai in serie da risolvere

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di S.F.

Il question time

Impianti sportivi di San Giovanni, Papigno, Cesi, Collestatte e Collescipoli, tra abbandono e sottoutilizzo. Con necessità di rifacimento pressoché totale in qualche caso o, nella migliore delle ipotesi, parziale: se ne è parlato giovedì mattina a Terni durante il question time che ha coinvolto il consigliere comunale della Lega – prima firmataria dell’interrogazione – Doriana Musacchi e l’assessore allo sport Elena Proietti. I problemi non mancano, anche di natura ambientale.

Bonifiche, spogliatoi e pericoli

Lo stato del ‘Bernardini’ di Collescipoli

Nell’esporre l’interrogazione la Musacchi, di fatto, fa già un quadro della situazione. Non certo positiva: «Papigno ha un bell’impianto con un parcheggio enorme, ma è inutilizzabile per una vecchia ordinanza sindacale in quanto c’è da fare la bonifica. Magari l’assessore Benedetta Salvati può spiegarci le tempistiche. Anche per quel che concerne Cesi è un bel campo, ma ci sono delle cose da sistemare. Collestatte e Collescipoli, due situazioni pesanti ereditate: nel primo caso c’è un nuovo manto in erba sintetica ma non si sono resi conti che non ci sono i parcheggi necessari. Spogliatoi non ultimati, inoltre si può accedere facilmente: bisogna chiudere i cancelli e sistemare le reti, altrimenti se succede qualcosa è un problema per tutti. C’è poi la questione dell’intaso, verificare se è a norma. Nel secondo invece la struttura spogliatoi non è accessibile a causa di una crepa. Per San Giovanni c’è lo stop perché è in corso un procedimento amministrativo per il recupero dell’area da parte del gestore: credo sia uno spazio appetibile per la vendita o per la cessione del diritto di superficie».

Cesi e Collescipoli

Inciviltà in strada di Morgnano

La Proietti ascolta e risponde, allargando lo scenario già presentato dalla Musacchi: «Cesi al momento non è utilizzato da nessuno né ci sono domande per l’utilizzo. Per ora c’è solo il Campitello che sta facendo una valutazione costi-benefici per l’eventuale inoltro della richiesta. Il campo necessita di manutenzione ordinaria con l’estirpamento di erbacce, poi la sistemazione del fondo e delle gradinate. Praticamente tutto. Senza dimenticare il rifacimento idrico-elettrico e la sostituzione degli infissi». Non va meglio per il ‘Bernardini’ di Collescipoli dove, tra l’altro, ai margini c’è chi utilizza lo spazio a mo’ di discarica: «C’è convenzione in atto con il Campomaggio che, tuttavia, lo impiega in modo saltuario perché lo spogliatoio è inagibile a causa di danni da terremoto. Successivamente è stato installato un container da un privato a fungere da spogliatoio e l’onere dell’affitto è a carico loro. L’amministrazione sta quantificando i lavori che ci sono da fare».

Papigno, Collestatte e San Giovanni: scorie Ast

Doriana Musacchi

Situazione complessa anche nel piccolo borgo: «In corso convenzione – ha proseguito la Proietti – con l’Asd Papigno, svolgono però attività all’antistadio. Il campo è stato reso inutilizzabile con un’ordinanza sindacale del 2005 per ragioni ambientali: il fondo è stato realizzato con scorie provenienti dall’Ast rendendolo rischioso per la salute: c’è necessità di quantificare in merito alla bonifica». Diversa la questione a Collestatte: «Manto sintetico realizzato di recente ma spogliatoio non completato per mancanza di fondi. Sarebbe auspicabile l’ultimazione con fondi comunali o privati. Magari quando potremo chiedere mutui, anche al credito sportivo». Infine San Giovanni, dove la 31enne se la cava con un «stiamo cercando di trovare soggetti interessati».

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