Covid, la rivoluzione digitale è in atto: «Nuovi orizzonti»

Intervista a Monica Tocchi, direttore medico di Meditrial che ha contribuito alla stesura della nuova normativa internazionale sui medical device. «Le vite stanno cambiando e noi dobbiamo essere pronti»

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Pubbliredazionale

L’emergenza Covid spalanca le porte alla rivoluzione digitale: l’accelerazione della trasformazione digitale ha impattato molteplici settori: industria , pubblica amministrazione, salute, interazione quotidiana nel mondo del lavoro e della socialità. Affrontare la crisi pandemica ha indirettamente prodotto una spinta in avanti di tutti i processi. Tale spinta necessita ora di essere coordinata, disciplinata e gestita cogliendo e valorizzando le nuove opportunità emergenti e riducendone gli ‘effetti collaterali’.

Monica Tocchi

L’esplosione della ‘digital health’

Il settore di cui trattiamo è in espansione e consente il monitoraggio della propria salute attraverso strumenti (applicazioni, supporti che rilevano i dati del paziente) oggi, più di ieri, alla portata di tutti. La richiesta di tale metodologia è esplosa. Il Covid ha infatti imposto nuovi modelli di comportamento e allontanato l’utenza dalle strutture sanitarie, almeno per tutte quelle prestazioni che non richiedano la presenza diretta, in loco, di professonisti della sanità. Non a caso, questi ultimi, oggi sono sempre più specializzati sulla medicina ‘da remoto’, digitale appunto.

Esperienza-chiave

L’azione messa in atto da Monica Tocchi, esperta di dispositivi medici e fondatrice di ‘Meditrial’, ha generato interesse e attenzione per ciò che è riuscita a realizzare in uno degli ambiti in cui ha maggiore esperienza: lo studio e la definizione di standard internazionali per la ricerca sui dispositivi medici. Nei giorni scorsi è stata infatti pubblicata la nuova normativa – la ISO 14155 – che contiene gli specifici indirizzi per effettuare studi clinici sui dispositivi medici e definisce il ruolo, in questo ambito, di sponsor, sperimentatori, comitati etici ed autorità. Una normativa che porta la firma, fra gli autori, anche della stessa dottoressa Tocchi la quale già in precedenza aveva contribuito alla stesura di due versioni, quelle del 2003 e del 2011, nel suo ruolo di esperto italiano dell’Ente nazionale di normazione (UNI).

A cosa serve la nuova normativa

«La rivoluzione digitale in atto e accelerata dal Covid – afferma Monica Tocchi – ci pone di fronte ad opportunità sostanzialmente nuove per l’utenza e ad una mole di dati che devono essere validati sulla base di parametri chiari e certificati. Basti pensare che anche la semplice applicazione che scarichiamo sul nostro telefono, legata ovviamente al monitoraggio di parametri sanitari specifici, è a tutti gli effetti un ‘medical device’. Come tale deve rispondere a requisiti precisi. Chiaramente – osserva – questo trend ci pone di fronte anche a dati potenzialmente fuorvianti e tutt’altro che scientifici. Per questo i nuovi standard internazionali a cui ho avuto il piacere e l’onore di contribuire, devono rappresentare quei ‘binari’, quelle guide da cui nessuno può prescindere».

Nuovi orizzonti

Tutto ciò porta con sé, ovviamente, l’esigenza di informare e formare gli operatori che ogni giorno si confrontano con i medical device e le loro opportunità. Addetti che, alla luce del trend in atto, saranno sempre di più: questo aspetto ha dirette implicazioni sul mondo del lavoro, in particolare sulla porzione rilevante che si occupa di tecnologie biomediche. Trattasi cioè di infermieri, professionisti del settore della ricerca clinica, operatori che offrono servizi di carattere ‘sociale’ – ma con modalità sempre più innovative – medici. La base è una volta di più la conoscenza delle nuove tecnologie, delle norme applicate, oltre a quell’insieme di competenze – linguistiche, economiche, manageriali – che sono alla base della competitività di ciascuna figura.

Una filosofia chiara e orientata all’eccellenza

Meditrial ha progettato ed offre una formazione con obbiettivi e scopi precisi, «in un contesto, qual è quello del Covid, dove sono emerse necessità che spesso hanno trovato risposte parziali, incomplete, non basate su chiari criteri scientifici, la nostra organizzazione – conclude Monica Tocchi – si impegna a fare ordine, qualificare, investire sulle professionalità guardando all’eccellenza di ogni singolo passo. L’accuratezza è riferita agli strumenti, alle norme, alle specifiche qualità del professionista. Il virus è, ed è stato, in questo senso, una opportunità ed un banco di prova per raggiungere strumenti che solo ieri apparivano bloccati in quanto arenati dall’assenza di un’esigenza reale. Oggi essa è emersa in tutta la sua urgente evidenza. Nella crisi mondiale che si è abbattuta su di noi e che ancora oggi genera incertezze circa la sua risoluzione, Meditrial è determinata a impegnare tutte le sue forze per sostenere la comunità dell’innovazione. Essa è in grado, ed è pronta a rilasciare programmi di formazione, gratuiti o a basso costo, in Italia come in Germania, a New York come nelle altre parti del mondo. Se il focus di ciò che facciamo e abbiamo sempre fatto è quello di supportare le aziende nel settore di sviluppo dei medical device, oggi il nostro impegno è integrare costruttivamente il sostegno alle aziende non solo nelle attività precedenti, ma anche nella preparazione alla corretta normazione che è interamente no-profit, scelta che deriva direttamente dalla nostra mission e dal suo fondamento etico e morale».

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