di Francesca Torricelli
Dopo tre edizioni sperimentali, il ‘Grand tour Rando’ quest’anno – sabato 5 e domenica 6 settembre – si presenta come l’appuntamento «più importante per i cicloamatori e i cicloturisti del centro Italia» che sono interessati ad apprendere le regole di una disciplina che si sta «affermando rapidamente in tutto il mondo».
Il paesaggio Quello della randonnée «è un ciclismo diverso – spiega Valter Ballarini, colui che ha progettato il ‘Grand tour Rando’ -, molto più attento al paesaggio e agli ingredienti del ‘viaggio’ che alla competizione con gli altri, ma non per questo meno eroico. Il vero randonneur non teme le lunghe distanze, le salite, la pioggia e il buio, anzi, è proprio l’esperienza del viaggio notturno che lo mette nella condizione migliore per comprendere il significato del suo ‘viaggio’».
I percorsi Un anello facile, di 34 chilometri e 300 metri di dislivello, sarà il percorso ‘Promo 50’, che si snoderà nel tratto della Valnerina. Il percorso ‘Basic 100’, invece, è un anello che, dopo il primo tratto della Valnerina e Piediluco, comune a tutti, congiunge i centri della ‘conca’ ternana: Stroncone, Narni, San Gemini e Cesi. Misura poco più di 100 chilometri, ma con un dislivello significativo di 1.700 metri. Riconosciuto come brevetto Brm (Brevets de randonneurs mondiaux), poi, il percorso ‘Standard’ è di 202 chilometri e 3.300 metri di dislivello e si spinge fino al lago di Corbara per poi far ritorno alla Cascata delle Marmore ricongiungendosi con il ‘basic’ all’altezza di Cesi. Infine, il percorso ‘Extreme’ fa parte dell’Extrime challenge, il campionato italiano delle randonnée estreme che si disputa durante l’anno su 12 prove. L’anello misura 320 chilometri e 5.300 metri di dislivello e si colloca tra quelli più impegnativi per difficoltà, ma è anche considerato uno dei più belli paesaggisticamente perché comprende tutto l’orvietano con il monte Peglia.
Si sale di livello In questo modo il ‘Grand tour Rando’ «si rivolge a tutti i cicloamatori mettendoli nelle condizioni di iniziare la propria esperienza di randonneur partendo dal percorso più facile per poi, ogni anno, fare un passo in avanti, partecipando a quello più impegnativo», sottolinea Ballarini. «Anche in questa edizione accadrà che, chi ha percorso lo scorso anno la 100 chilometri, quest’anno proverà a concludere la 200 chilometri, e così via».
‘Brevetto permanente’ Per essere una vera e propria scuola, il ‘Grand tour Rando’, «è stato pensato come un evento annuale – il primo weekend di settembre – che è la sessione d’esame ufficiale per tutti, ma durante l’anno è possibile conseguire autonomamente il ‘Brevetto permanente’ sui vari anelli, utilizzando la carta di viaggio in distribuzione presso i Rando point lungo il percorso. Per conseguire il brevetto, sarà sufficiente far apporre i timbri necessari nei vari punti indicati lungo il percorso». Tutti i percorsi del ‘Grand tour Rando’, entro il mese di settembre, «grazie a un contributo della Provincia di Terni e della E-On – conclude Valter Ballarini -, saranno dotati di una segnaletica stradale permanente di itinerario».
DUE TURISTI DI VARESE RACCONTANO LA LORO ESPERIENZA AL ‘GRAND TOUR RANDO EXTREME’: IL VIDEO
Un passo in più La Valnerina, dalla Cascata delle Marmore a Castelluccio di Norcia, «è un territorio che si presta molto agli sport outdoor», interviene il neo presidente del Dit, Stefano Notari. «La cosa bella è che non dobbiamo promuovere più niente, perché sono realtà già affermate e che funzionano al meglio. Forse, ora, bisognerebbe iniziare a lavorare per riuscire a dare delle risposte giornaliere, e non solo sporadiche, a chi vuole fare queste attività. Ma solo grazie alla sinergia tra tutti gli ‘attori’ del territorio potremo fare quel passo in più».
Il turismo Ma il ‘Grand tour Rando’ non è solo randonnée. «È principalmente – sottolinea l’assessore al turismo, Daniela Tedeschi – un prodotto turistico rivolto al mercato internazionale. In molte strutture alberghiere, infatti, sono stati promossi e venduti alcuni pacchetti vacanza per gli appassionati di sport e per le loro famiglie». La nuova promozione del territorio «è proprio questa – conclude l’assessore – creare pacchetti da vendere ai turisti. Non solo promozione del territorio, ma vera e propria esperienza, in un contesto paesaggistico di qualità e pregio».