Video di Tommaso Benedetti
Nel giorno in cui protestano anche studenti, docenti e ristoratori, arrivano in piazza Italia, a Perugia, anche gli operatori degli spettacoli viaggianti. E la loro protesta è ‘spettacolare’: nel senso letterale della parola. Una forma di spettacolo. La mobilitazione è nazionale e tocca varie regioni.
SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON
Le richieste
Dopo un anno di stop, chiedono che sia restituita dignità al settore degli operatori dello spettacolo viaggiante. «Diventa insostenibile attendere risposte che non arrivino puntuali, gli investimenti già fatti dagli imprenditori del settore sono al tracollo: i pagamenti fiscali, le polizze assicurative e per chi ha rinnovato le proprie attrezzature, le relative scadenze vanno onorate e senza lavoro diventa difficile mantenere gli impegni sottoscritti, nonostante i ridotti ristori percepiti, tra l’altro solo da una ridotta platea insufficienti ad onorare le rate oramai scadute. Le riaperture devono avvenire attraverso un confronto serrato con le istituzioni, a volte latitanti a volte prive di ogni iniziativa in merito, con l’aggravante di non destinare le aree di lavoro alle attività ludiche per l’occupazione del suolo pubblico. Un altro problema annoso che da sempre, in maniera più evidente, si riscontra nelle aree del sud».
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