di Giovanni Cardarello
Nella partita dove proprio non si doveva cadere il Grifo di Lamberto Zauli cade malamente. Cade di nuovo, cade per la seconda volta consecutiva, cade per la terza volta nelle ultime cinque partite. Ma se le cadute, le sconfitte, patite nel derby con il Gubbio e in casa con la Vis Pesaro erano arrivate con squadre, ad oggi, oggettivamente migliori del Perugia la caduta, la sconfitta di oggi, del Porta Elisa di Lucca, arrivano con una diretta concorrente nella lotta per evitare i playout.
Una caduta, una sconfitta, 2-1 il finale per i rossoneri, maturata nella ripresa. Una caduta, una sconfitta, arrivata dopo un primo tempo concluso in vantaggio, gol di Matos al 4’ minuto su iniziativa di Kanoute e, tutto sommato, gestito con dignità ed ordine tanto da legittimare lo 0-1.
Una caduta, una sconfitta che nasce in primo luogo dalle scelte di Zauli che dopo i primi 45 di gioco richiama in panchina Leo (non brillante la sua prova) e Lisi (anche lui non al meglio ma tatticamente valido) per inserire Plaia e Giunti. Due cambi che fanno perdere certezze e distanze al Perugia che, non a caso, dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa subisce il pari di Magnaghi, un rasoterra, non irresistibile, che sbatte sul palo interno e finisce nel sacco.
Qui il Perugia inizia a sbandare pesantemente con Tumbarello, e soprattutto Saporiti, che seminano il panico nella difesa del Grifo. Al 60’ una traversa è solo l’avvisaglia del gol che arriva puntuale al 69’ per una deviazione di Broh su iniziativa di Magnaghi.
Zauli tenta altre mosse, invero disperate, forse incomprensibili. Prima toglie la punta, Montevago ma poi inserisce Marconi che di fatto ne è la copia, mette dentro Seghetti, ma toglie Torrasi e Cisco che, in qualche modo, dovrebbe, con Giunti, rifornirlo.
Mosse che non cambiano l’inerzia del match tanto che al 74’ Saporiti sfiora di un nulla il gol del 3-1.
La partita galleggia, senza scossoni ulteriori fino al 95’ quando Domenico Castellone di Napoli fischia la fine decretando il successo della Lucchese e l’aggancio allo stesso Perugia.
La classifica vede così appaiata al quintultimo posto le contendenti del match del Porta Elisa ma con il Grifo avanti negli scontri diretti grazie al 4-0 dell’andata. Ma è una magrissima consolazione. Già nel prossimo turno, infatti, il Perugia fa visita alla capolista Entella, un match ingiocabile, mentre la Lucchese si reca in casa del derelitto Sestri Levante e non è difficile ipotizzare il sorpasso.
Il baratro è ormai aperto sotto i piedi del Perugia, sottili i fili che tengono appesi i biancorossi alla salvezza si possono spezzare da un momento all’altro e le domande che la nostra testata in primis, ma anche una ormai ampia fetta di tifosi fanno al presidente Faroni e ai dirigenti del club restano, laconicamente, senza risposta.
Lucchese-Perugia, il tabellino e le pagelle
Lucchese: Melgrati 6; Gucher 6, Da Silva 5 (46’Benedetti 6) , Rizzo 6; Gemignani 6 (95’Cartano sv), Catanese 6,5 (80’ Galli sv), Tumbarello 6,5 (91’ Salomaa sv), Antoni 6,5; Visconti 6; Saporiti 7,5, Magnaghi 7,5 (80’ Selvini sv) . Allenatore: Giorgio Gorgone 6,5
Perugia: Gemello 5,5; Leo 5 (46′ Plaia 5,5), Dell’Orco 5,5, Giraudo 5,5; Cisco 6 (79’ Marconi sv), Torrasi 5,5 (72’Seghetti sv) , Broh 5,5, Lisi 5 (46′ Giunti 6); Matos 6,5, Kanoute 6; Montevago 5,5(68’Joselito 5,5) Allenatore: Lamberto Zauli 5
Reti: 4’ Matos, 51’ Magnaghi, 69’(autogol) Broh
Ammoniti: Giraudo, Gucher, Plaia
Espulsi:
Arbitro: Domenico Castellone di Napoli
Assistenti: Fabio Dell’Arciprete di Vasto e Luca Bernasso di Milano
Quarto uomo: Domenico Petraglione di Termoli