Magione, autodromo: la ‘sfida’ di Campagna

Il neo presidente Carmelo Campagna al lavoro per il rilancio: «Situazione complicata, lo vogliamo come un ‘contenitore’ di eventi»

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di S.F.

Risolvere una condizione complicata e rilanciare l’Autodromo dell’Umbria ‘Mario Umberto Borzacchini’. Carmelo Campagna, nato ad Amelia ma ternano ‘doc’, è pronto per la sfida: mercoledì il via formale alla sua presidenza dopo il rinnovo delle cariche – deliberate dall’assemblea dei soci di Amub S.p.A., società controllata dall’Automobile club di Perugia di Ruggero Campi – dello scorso 4 agosto. Idee e voglia non mancano.

Autodromo dell'UmbriaLa nomina Un ternano alla guida della struttura. Una novità assoluta: «Per me è un orgoglio – commenta Campagna – e una responsabilità essere diventato presidente del più importante autodromo dell’Umbria. È la prima volta che si ‘pesca’ fuori dal contesto perugino, una cosa particolare ma sicuramente non è l’aspetto rilevante. La scelta penso sia stata fatta dall’Aci, il socio di maggioranza dell’autodromo, per una necessità tecnica e di non territorio. Chiaramente l’intenzione è di coinvolgere il più possibile l’intero territorio regionale: stiamo chiudendo con un’importante motoclub di Spoleto che era da molto tempo che non presenziava più in pista. L’impianto deve essere a disposizione di tutti».

Un contesto complicato Si parte in salita: «Mercoledì ci siamo insediati dal punto di vista formale visto che c’è stato il primo consiglio d’amministrazione: è stata nominata vice presidente l’avvocato Francesca Pasquino e al momento la situazione è complicata – aggiunge Campagna – dai bilanci ufficiali visionati. Difficile anche a causa del contesto economico-finanziario del momento: è uno sport costoso e che ha risentito della crisi generale. Per ora lo scenario è complesso anche per l’accesso degli utenti perché sono diminuiti rispetto al passato».

Autodromo dell'UmbriaL’appuntamento Ancora troppo presto per pensare al lungo termine. Tra poco più di due settimane c’è invece un appuntamento di notevole rilevanza: «Per ora ci stiamo concentrando sulle necessità a breve termine: nello specifico la chiusura dell’organizzazione dell’unica prova italiana – 12 e 13 settembre – in riferimento alla ‘Nascar Whelen Euro Series’, che dopo il ‘Super Bowl’ è il secondo evento più visto negli Stati Uniti. È la priorità: ci saranno di tanti piloti di livello internazionale e l’aspettativa di pubblico è importante. Intanto va stabilizzata questa situazione e consolidare la posizione».

Obiettivo rilancio Una volta terminato l’evento Nascar, si passerà alla programmazione per dare nuova luce alla struttura: «L’assemblea dei soci ci ha richiesto una ‘fotografia’ del momento aziendale e una serie di proposte per supportare questo nuovo percorso, finalizzato – prosegue il neo presidente – a riportare l’autodromo all’operatività che aveva anni fa. L’idea è anche quella di fare accordi con altri autodromi e far diventare la struttura un ‘contenitore’ di eventi: la condizione della pista e chi ci gira è soddisfatto. Ci sono delle sessioni domenicali dove girano 40 piloti la mattina e 30 il pomeriggio. Si tratta di un importante asset anche per il territorio del Trasimeno».

Squadra e amalgama «Ripeto, la situazione è complicata, come altre del resto: ma sono abituato a compiti semplici. La squadra è composta da competenze diverse che stiamo amalgamando per fare il meglio dell’autodromo e dare un buon servizio all’Umbria. Voglio ricordare – conclude Campagna citando uno sportivo ternano – ad esempio che Danilo Petrucci, un campione umbro, si è formato su queste curve».

 

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