«Massaggi relax» ma il sesso c’era sempre: una condanna a Terni

Due anni e sei mesi di reclusione per una 58enne della Cina che fra il 2015 e il 2018 ha gestito una casa di appuntamenti in via Pacinotti

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di F.T.

«Massaggio orientale completo, ti posso offrire il meglio del relax massaggio romantico». Questo uno dei tanti annunci fatti girare per la rete, per promuovere i ‘servizi’ offerti all’interno di un appartamento di 190 metri quadrati, in un condominio di via Pacinotti. Nel febbraio del 2018 la struttura era stata posta sotto sequestro dalla procura di Terni, a seguito dell’indagine della squadra Mobile della questura che aveva fatto emergere come lì venissero sì praticati massaggi, ma quasi sempre accompagnati da prestazioni sessuali a pagamento, da 50 euro in su.

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Indagata e condannata

L’indagine si era focalizzata su una donna di nazionalità cinese – H.Z. di 58 anni – che, secondo l’accusa, «controllava, dirigeva e amministrava la casa di prostituzione» a partire almeno dal 2015. Nella giornata di martedì il tribunale di Terni in composizione collegiale – presidente Rosanna Ianniello – l’ha condannata a 2 anni e 6 mesi di reclusione, oltre a 400 euro di multa. Più che accolta la richiesta formulata in aula dal pm Raffaele Pesiri. Ora per la 58enne, difesa dall’avvocato Gloria Isidori del foro di Perugia e che si è vista comunque escludere l’unica aggravante contestata, la prospettiva è quella del giudizio d’appello.

Situazione inequivocabile

Al blitz del febbraio 2018 avevano preso parte la polizia di Stato e la Usl Umbria 2, a seguito di numerose segnalazioni relative al fatto che quell’abitazione, affittata cinque anni prima dal proprietario ternano, all’oscuro di tutto, era una vera e propria casa di appuntamenti. Una realtà poi confermata da diversi clienti – per un giro di svariate centinaia di euro al giorno -, compresi i due che erano stati fermati all’interno dell’appartamento, poco dopo aver ‘usufruito’ delle prestazioni fornite da donne di nazionalità cinese. All’interno, tutto il necessario per offrire il massimo confort ai clienti: lettini per massaggi di larghezza doppia rispetto alle misure standard, idromassaggio, due camere da letto, gel, preservativi. Oltre ovviamente al ‘personale’, rappresentato da due donne, con le indagini che avrebbero poi individuato anche una terza. Tecnicamente tutte ‘persone offese’, anche se nessuna di loro ha poi inteso costituirsi parte civile.

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