Mercatino in centro Terni, ancora stallo: stop scelta posteggi

Annullata la convocazione per mercoledì: subito una grana per la nuova dirigente Barbon. Un gruppo di operatori scrive al sindaco: «Avanti allo Staino»

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di S.F.

Giusto il tempo di arrivare a Terni ed ecco subito una grana non da poco. Vale a dire la lettera di un gruppo di operatori – con delega per la trasmissione degli atti affidata ad un’avvocatessa con studio a Perugia – attivi nel mercatino settimanale allo Staino per stoppare il trasferimento nel centro cittadino: immediato lavoro per la neo dirigente per economia, lavoro e promozione del territorio Emanuela Barbon, in azione a palazzo Spada dal 1° dicembre. È lei in giornata ad aver firmato l’annullamento della convocazione per la scelta dei posteggi fissata per mercoledì 9: se ne riparla a gennaio, forse. Una partita infinita.

SCELTA POSTEGGI IL 9 DICEMBRE. POI LO STOP 
LA VENETA EMANUELA BARBON, NUOVA DIRIGENTE A PALAZZO SPADA

La planimetria del mercatino in centro

La missiva odierna

Per ora niente ‘trasloco’ in centro per il tradizionale appuntamento del mercoledì. Nell’atto della dirigente veneta – ha preso il posto di Andrea Zaccone, il funzionario Claudio Filena va invece all’ufficio elettorale con posizione organizzativa – viene tirato in ballo l’ultimo decreto governativo valido fino al 15 gennaio: «Impossibilità di confermare la data del 9 dicembre» e conseguente annullamento inviato a tutte le associazioni di categoria. Con ogni probabilità la scelta slitterà al 20 gennaio. Pochi giorni prima tuttavia c’era stato un altro evento a creare un problema al trasferimento dallo Staino: una ventina di ambulanti hanno firmato un documento diretto al sindaco Leonardo Latini e alla direzione economia e lavoro per – in sostanza – chiedere di proseguire allo Staino in attesa della conclusione dei lavori al Foro Boario per il palaTerni. Timing particolare.

LO SLITTAMENTO DI NOVEMBRE
GIUGNO 2020: CONFRONTO E FIRME A PALAZZO SPADA

Piazza Ridolfi

Le motivazioni

Il mirino di questo gruppo di ambulanti è sul trasferimento nel centro cittadino, tema sul quale si è sviluppata una ‘battaglia’ per mesi. Poi ad una settimana dalla scelta dei posteggi arriva la lettera: «Tale ipotesi – si legge – non risulta sia stata condivisa dall’amministrazione comunale con i sottoscritti operatori. Infatti l’unico confronto tra le parti ha portato alla individuazione della rilocalizzazione provvisoria del mercato del mercoledì nell’area di vocabolo Staino per il tempo necessario alla conclusione dei lavori di riqualificazione nell’area del Foro Boario. Ciò risulta chiaramente dagli unici provvedimenti adottati ai riguardo (dgc 88/2020 e 103/2020), la cui efficacia non può essere messa in discussione da un mero atto unilaterale d’indirizzo, peraltro subordinato ad una serie di eventi futuri la cui realizzazione allo stato attuale risulta alquanto improbabile. La soluzione provvisoria in voc. Staino è stata resa operativa ai fini del suo ottimale utilizzo sia in via ordinaria, con l’accessibilità dell’acqua potabile da parte degli operatori ed altre dotazioni e allacci, sia nelle straordinarie condizioni imposte dall’attuale crisi epidemiologica. Infatti i relativi posteggi sono stati eccezionalmente previsti su 10,00×4,50 metri.  Gli sforzi compiuti dai sottoscritti operatori e da codesta amministrazione per consentire lo svolgimento delle attività produttive coinvolte, già profondamente compromesse a causa delle misure per il contenimento del Covid-19, risulterebbero gravemente compromessi dalla ipotesi prospettata di un ulteriore trasferimento a carattere provvisorio nel centro urbano in considerazione della complessità dei procedimento necessario a tal fine, oltre che da evidenti ragioni logiche ed organizzative di un’operazione che coinvolge oltre 100 posteggi. Siamo infatti convinti che, qualora ritenuto necessario, risulterebbe comunque di più facile soluzione la realizzazione di un qualsiasi intervento migliorativo della attuale localizzazione rispetto alla ipotesi di una nuova rilocalizzazione di carattere provvisorio in un’area, quale il centro urbano, nella quale è già nota la non disponibilità di luoghi idonei per lo svolgimento di un mercato con più di 100 operatori, soprattutto in questo particolare momento storico». Dunque – la richiesta conclusiva – «insistiamo affinché l’amministrazione proceda con gli adempimenti necessari per il completamento del trasferimento provvisorio in voc. Staino, e ciò per la durata del tempo necessario alla conclusione dei lavori presso l’area del Foro Boario, così come originariamente previsto». C’è un problema interno tra gli ambulanti. Di certo i prossimi appuntamenti non si terranno in largo Frankl, corso del Popolo, piazza Ridolfi e via Colombo.

IL CONFRONTO DI OTTOBRE
LO STOP PER IL LUNA PARK

Il mercatino allo Staino

«Gradiremmo avere ciò che è stato concordato»

Perplesso Mauro Fortini di Fiva Confcommercio che, da mesi, è in prima linea nel seguire la vicenda del mercatino: «Stiamo aspettando una motivazione da parte del Comune. In via informale ci è stato detto che persiste una criticità per il discorso Covid a causa dei possibili assembramenti, però mi attendo un passo da parte loro. Gradiremmo avere ciò che abbiamo concordato. Nel momento in cui per l’amministrazione non ci sono le condizioni, ci piacerebbe una comunicazione ufficiale in merito. Mi sembrava cambiata la situazione rispetto ad un mese fa. Lo Staino è perennemente allagato». Anche il direttore di Confesercenti Terni, Daniele Stellati, prende posizione: «Umbria in zona ‘gialla’, riaprono bar e ristoranti, si allungano gli orari dei negozi ma il mercato settimanale non si sposta. È una vicenda a puntate come nelle migliori fiction dove il colpo di scena avviene sempre quando sembra tutto sistemato. Dopo decisioni altalenanti degli operatori, innumerevoli incontri con il Comune, soluzioni cervellotiche per dare alla città un mercatino normale, arriva l’ultima missiva di un gruppo di circa venti operatori con tanto di rappresentanza legale di un avvocato che contesta lo spostamento nel centro cittadino dall’attuale posizione dello Staino. È ovvio – prosegue Stellati – che qualsiasi dirigente pubblico, soprattutto se appena insediato come nel caso di Terni, prenda tempo per analizzare la contestazione, disgregando di fatto la complicata ed estenuante concertazione raggiunta con i capogruppo consiliari e con gli assessori competenti. Per Confesercenti rimane comunque la scelta dello spostamento in centro necessaria per la sopravvivenza del mercato stesso ed a questo punto anche unoccasione di riqualificazione dello stesso. Non lasceremo che il perseguimento di interessi troppo particolari prevarichino sugli obiettivi di un mercato pubblico che fa parte di un progetto più ampio rilancio dello shopping cittadino che quest’anno nonostante tutto sarà contornato di addobbi, luminarie ed agevolazioni per i parcheggi». Non se ne esce.

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