Narni, Sgl a Sangraf: «Giusta intuizione»

Il sindaco De Rebotti: «Primo passaggio importante. Verrà riavviata la produzione di elettrodi di grafite, proprio come noi avevamo richiesto da sempre»

Condividi questo articolo su

Alla fine l’ha spuntata la Sangraf, la prima a farsi avanti – poi erano arrivate le proposte di Ledbury & Partners e dalla Fandga Carbon – con una proposta di acquisto dello stabilimento della ex Elettrocarbonium di Narni.

L’annuncio Gosource Group Ltd, azienda di rilievo nel settore della grafite, e Baochang Investment, una società di gestione patrimoniale e aziendale, hanno annunciato giovedì di aver stipulato accordi di lease-to-buy con Sgl Carbon S.p.A. per il sito di Narni, specializzato nella produzione di elettrodi in grafite. Gosource acquisirà l’attività di produzione degli elettrodi in grafite del sito Narni 2, mentre Baochang acquisirà il sito Narni 1 per future opportunità di sviluppo. Entrambe le società concederanno in leasing i rispettivi stabilimenti mentre Sgl porterà a compimento il piano di ripristino ambientale approvato dalle autorità pubbliche. Il trasferimento finale avrà luogo una volta terminato il piano di ripristino da parte di Sgl e ricevuta la certificazione di completamento da parte delle autorità. Gosource prevede di riavviare la produzione di elettrodi nel sito Narni 2 non appena le autorità competenti avranno concesso tutti i permessi necessari, ivi compresa la nuova autorizzazione ambientale (AIA).

Soddisfazione «Gli elettrodi in grafite sono un materiale indispensabile per il settore dell’acciaio FEA, che sta crescendo in modo costante», dichiara Peter Wyllie, presidente di Gosource Group Ltd. «Siamo molto soddisfatti di questa acquisizione per espandere ulteriormente le nostre capacità produttive in Europa a sostegno della nostra clientela in crescita, specie nell’UE e in Medio Oriente. Abbiamo apprezzato molto il sostegno da parte del Mise e delle autorità della Regione Umbria, della Provincia di Terni e del Comune di Narni durante le nostre indagini per la due diligence. Saremo lieti di poter contare ancora sul loro supporto per assicurare un successo duraturo allo stabilimento di Narni». Chao Yang, presidente di Baochang Investment dichiara: «Siamo molto soddisfatti del nostro primo investimento all’estero. Dopo una conclusione positiva dei negoziati e lo sviluppo del progetto cercheremo nuove opportunità d’investimento nell’UE».

Marco Petrucci, liquidatore Sgl

Il liquidatore Marco Petrucci, liquidatore della Sgl Carbon S.p.A. sottolinea che «dopo un lungo periodo di trattative e una fase conclusiva in cui avevamo tre potenziali acquirenti, la scelta finale è andata a favore di Gosource per diverse ragioni. Grazie alla sua integrazione industriale con SANGRAF International e un’approfondita due diligence condotta lo scorso anno, Gosource appare come l’acquirente meglio posizionato per avviare una nuova produzione di elettrodi in grafite al più presto. Il piano di ripristino ambientale è in corso, come pianificato. Poiché le opere di ripristino per Narni 2 sono previste concludersi verso l’inizio del 2018 e nel piano non è prevista la necessità di ulteriori attività di monitoraggio sull’area, Sgl preparerà una richiesta alle autorità competenti per anticipare la certificazione di avvenuto ripristino per Narni 2. Questo consentirebbe a Gosource di anticipare il piano di investimenti e accrescere la capacità produttiva».

Chi sono Gosource Group Ltd. è specializzata nello sviluppo e nella produzione di grandi elettrodi in grafite ad altissima potenza per il mercato dell’acciaio FEA. I suoi prodotti sono commercializzati in tutto il mondo da Sangraf International, con sedi in Europa, USA, Brasile e Sud Africa. Grazie a una qualità costante e all’affidabilità delle forniture, Sangraf è stata in grado di accrescere la propria quota di mercato nel settore FEA globale. Gosource è impegnata anche nello sviluppo e nel trasferimento di tecnologie dei materiali relative a carbonio/grafite. Tianjin Binhai New District Baochang Shipping Investment Management Co., Ltd è una società di gestione patrimoniale e aziendale che opera nei settori dell’ingegneria marittima, commercio internazionale, leasing finanziari e investimenti esteri. Fornisce servizi di progettazione, fabbricazione e noleggio di strutture complete per le attività petrolifere offshore.

Francesco De Rebotti

Il sindaco soddisfatto Francesco De Rebotti, che ha dato l’annuncio della conclusione della trattativa durante la seduta del consiglio comunale di giovedì, si dice «certamente soddisfatto per questo che considero un primo risultato importante, dopo il lavoro fatto in questi mesi e nelle ultime settimane in particolare. Avevo esplicitamente chiesto che non si perdesse tempo per chiudere la trattativa e verificare che questo ha portato alla definizione in fretta mi fa piacere. Come sono stato lieti di poter condividere la notizia e commentarla con i consiglieri».

IL SINDACO DI NARNI DE REBOTTI: «NON PERDERE TEMPO»

«Ora la verifica» Il sindaco, poi, chiarisce che «adesso inizia la fase davvero decisiva, quella dell’ascolto delle proposte che verranno dai nuovi proprietari, che invito ad un confronto rapido e dalla verifica della loro compatibilità con le esigenze del territorio, a partire dalla necessità di mettere in sicurezza tutti i lavoratori che attualmente fanno ricorso agli ammortizzatori sociali. Senza trascurare, ovviamente, le questioni legate all’attività stessa dello stabilimento ed alla sua compatibilità ambientale. Per questo sarà importante che la nuova proprietà presenti la richiesta per la nuova autorizzazione integrata ambientale e che gli enti preposti la esaminino il più rapidamente possibile».

Gli elettrodi Una cosa, però, De Rebotti ci tiene a ribadirla: «Il fatto che a Narni si continueranno a produrre elettrodi di grafite per i forni elettrici delle acciaierie la considero un motivo in più di soddisfazione. Quando tre anni fa emersero ipotesi fantasiose nella loro alternatività, noi tenemmo la barra ferma e ci dicemmo certi che queste produzioni potessero avere un futuro. Ora le nostre convinzioni hanno trovato conferma e questo, oltre che rappresentare un elemento importante per la continuità storica dello stabilimento narnese, dimostra che in fondo qui non ci sono degli sprovveduti».

Di seguito la lettera del liquidatore Marco Petrucci

A tutta la Comunità Locale di Narni Scalo,

sono lieto di annunciare l’avvenuta firma degli accordi preliminari per giungere alla cessione dell’intera area industriale della SGL CARBON.

Si tratta di un primo risultato importante, a cui siamo arrivati dopo anni di vicende che ben conoscete, di difficoltose ricerche di nuovi acquirenti qualificati e di trattative molto complesse. La cessione di un sito industriale di quelle dimensioni, con quella tipologia di produzione e con oltre un secolo di storia non è cosa semplice. Specie se insieme all’obiettivo di cedere tutti i beni aziendali, imposto dalla liquidazione della società, ci si pone anche l’obiettivo di trovare un acquirente che abbia le caratteristiche per ripartire con una produzione analoga alla precedente.

Non è un segreto che durante le vicende precedenti a quest’ultimo accordo vi siano state occasioni di dissenso con le autorità locali e nazionali, ma questa volta tutte le istituzioni hanno fatto la propria parte rimanendo negli ambiti di loro competenza. Sia rendendosi concretamente disponibili verso tutte le richieste di incontri e chiarimenti pervenute dai vari soggetti che avevano manifestato un interesse concreto, sia mantenendo la riservatezza che era necessario mantenere durante le trattative che si sono svolte soltanto fra parti private.

Desidero ringraziare il MISE per avere prontamente e dettagliatamente chiarito gli aspetti relativi ai costi dell’energia elettrica, la Regione Umbria, e in particolare i cortesissimi funzionari dell’ufficio competente, per avere esaurientemente chiarito gli aspetti relativi all’ottenimento di una nuova AIA e il Comune di Narni per essersi speso, particolarmente nella persona del Sindaco Francesco de Rebotti, nel coordinare i contatti diretti tra i potenziali investitori e le varie autorità.

E’ per me un piacere rendere un particolare ringraziamento al Rag. Mauro Montani, ex amministratore della SGL, con cui ho il privilegio e la fortuna di condividere la carica di liquidatore. Senza di lui, la sua approfondita conoscenza dell’operatività dello stabilimento, la sua costante dedizione a questo progetto di cessione e la sua disponibilità anche nei giorni festivi e in orari notturni nessun accordo sarebbe mai stato raggiungibile. Pur nei limiti dei suoi doveri di Presidente del Collegio dei Liquidatori, Mauro non ha mai perso un’occasione per richiamare l’attenzione sull’esigenza di agevolare la ripartenza della produzione al fine di ricreare i posti di lavoro perduti con la cessazione dell’attività da parte di SGL. Esigenza che è stata recepita dagli azionisti autorizzando la cessione a un prezzo ben inferiore al valore netto che lo stabilimento aveva nell’ultimo bilancio prima della liquidazione della società. Mauro ha sofferto ingiuste e pesanti contestazioni e intimidazioni per la messa in liquidazione della società, nonostante non sia stata una sua decisione. Tant’è che Mauro non mai avuto alcun diritto di voto nell’assemblea degli azionisti.

Rivolgo un caloroso ringraziamento e saluto anche alle rappresentanze sindacali, le quali, mantenendosi sempre costantemente in contatto con il sottoscritto, non hanno mai smesso di seguire l’evoluzione delle operazioni di cessione dello stabilimento e svolto un ruolo di sollecito che è stato utile ad accelerare le trattative.

Desidero anche ringraziare i colleghi degli studi legali Dentons e Orrick di Milano i quali, assistendo rispettivamente SGL e i nuovi acquirenti, hanno lavorato alacremente e senza soste per dipanare e risolvere le tantissime tecnicalità legali sottostanti ai preliminari firmati.

Come potete leggere nel comunicato stampa, ora siamo finalmente di fronte a un vero e concreto punto di ripartenza. Non ha più senso insistere sulle polemiche riguardanti il passato. Meglio concentrarsi sul futuro.

Da questo momento in poi, a parte completare la bonifica in corso, SGL potrà fare ancora ben poco per supportare i nuovi acquirenti nella realizzazione dei loro piani industriali. Occorre che sia gli acquirenti, sia tutti i soggetti che hanno collaborato al raggiungimento di questi accordi preliminari di cessione, proseguano a fare fino in fondo la propria parte per arrivare al più presto alla riaccensione dei forni. Cosa che richiederà senz’altro alcuni mesi.

Attualmente il mercato degli elettrodi in grafite è in una fase di ripresa e questo ha fatto sì che SGL abbia potuto sedersi al tavolo con tre potenziali acquirenti, ma non starà lì ad aspettare!

La storia Lo stabilimento narnese ha vissuto – negli ultimi anni – costantemente con i versi a fior di pelle: la ripartenza, a luglio del 2015, dopo 17 mesi di stop, aveva fatto sorgere grandi speranze; poi andate deluse dalla crisi che ha caratterizzato la gestione Monachino, culminata con la nuova fermata, le proteste ed il ritorno in mano alla Sgl.

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli